Termopressa Manuale, come scegliere quella giusta per te

di | 31 Gennaio 2016

Le 3 Cose che devi sapere per scegliere la Termopressa Manuale giusta.

Come orientarti nella Giungla di proposte Commerciali, evitando le trappole, anche se non sei un esperto.

Se hai provato a cercare una Termopressa ti sarai trovato in una Giungla di proposte, tanti modelli diversi, con diversi prezzi e apparentemente tutti uguali. In quest’articolo ti svelerò quali sono le 3 Cose che devi sapere per scegliere la Termopressa Manuale Giusta. Dopo questa lettura apprenderai come orientarti nella Giungla di Proposte commerciali, evitando le trappole, anche se non sei un esperto.

Se hai già un termopressa, sai benissimo quanto è importante e quanto influisce sulla qualità dei tuoi lavori. Nella stampa digitale la Termopressa è certamente una delle attrezzature più utilizzate, ma molto spesso i modelli acquistati non si rivelano giusti per il lavoro da svolgere.

La Termopressa, il Plotter da Taglio e una buona Stampante, sono quelle attrezzature che da sole bastano per poter aprire un laboratorio di stampa digitale, infatti con queste 3 attrezzature ti si apre una vasta possibilità di lavori, che vanno dalla personalizzazione di T-shirt, Shopper, Abbigliamento Promozionale e da Lavoro, alla personalizzazione di Supporti rigidi come legno, metallo, ceramica, e tanto altro, con il plotter da taglio hai poi la possibilità di gestire anche tutti quei lavori che riguardano, le scritte adesive, da applicare su automezzi, pannelli per insegne, decorazione vetrine.

Ma lasciamo stare il plotter da taglio di cui magari scriverò in un articolo dedicato, in questo voglio che ti focalizzi sulla Termopressa che è quella macchina che ti è indispensabile se vuoi usare: termoadesivi da intaglio, transfer serigrafici, transfer stampati con la stampante laser o Ink-Jet, stemmi ricamati applicabili a caldo, transfer realizzati con i plotter stampa e taglio, e tutti quei lavori che vuoi realizzare in sublimazione dove senza la termopressa non potrai fare nulla.

Come vedi gli utilizzi sono tantissimi, e chi la utilizza scopre che sono davvero tante le ore trascorse a lavorare con questa macchina. Ma molte volte si cade nella trappola delle offerte commerciali, e come magari anche a te sarà capitato, succede di acquistare la Termopressa più Economica pensando che tanto la funzione è la stessa di quelle più costose, e altre volte si sceglie anche un modello costoso ma senza valutare invece quali sono esattamente le cose importanti che ti fanno evitare di buttare via un sacco di soldi in materiali e lavori che non puoi consegnare perché vengono male.

Perchè quando la termopressa funziona male non riesci a trasferire bene le stampe sui materiali, certe volte riesci a trasferire solo una parte, e per stampare bene una maglietta ti capita di doverne stampare altre due prima di ottenere una stampa decente, ma questo non perché tu non sei capace a usare la Termopressa, o perché come spesso pensi i materiali che stai usando non vanno bene, o peggio ancora perché pensi di non conoscere chissà quale tecnica segreta, ma solo perché la termopressa su cui stai lavorando fa schifo, e quei soldi che magari pensavi di aver risparmiato con l’acquisto del modello economico li stai spendendo abbondantemente con tutti i lavori che stai producendo e buttando perchè invendibili, e magari se ti fermi a fare un po di conti con i lavori che hai già buttato scopri che ti saresti potuto permettere la miglior termopressa disponibile in Commercio.

Certe volte il problema è proprio il tempo, avere il tempo di fermarsi a pensare, per ogni cosa ci vuole tempo e dedichiamo tanto tempo a tutto, ma sempre meno tempo a pensare, perchè tante volte fermarti a pensare ti fa capire tante cose, certe volte fermarti a pensare e riflettere su una scelta e cercare di vedere le cose da un angolo diverso, da una diversa prospettiva diversa, ti può aiutare a fare la scelta migliore. Certo fare un analisi non è una cosa facile, ma se tu hai la voglia di documentarti, e di saperne di più, puoi riuscirci sempre, e questo vale per qualsiasi cosa, ora ti voglio raccontare un episodio il cui ricordo mi accompagna sempre.

Un po di tempo fa, mi chiamò una Cliente disperata che aveva saputo di me da una sua Collega già mia Cliente. Aveva aperto un piccolo laboratorio, dove proponeva la stampa di magliette, felpe e oggettistica da regalo, che personalizzava usando una termopressa, una stampante laser e un plotter da taglio. Il suo problema è che per poter consegnare una felpa decente ne doveva stampare ogni volta 3 o 4, e lo stesso per le magliette e le altre cose che proponeva, e anche quello che consegnava non era mai stampato bene e i clienti che serviva non tornavano mai la seconda volta. Erano poi sempre più gli articoli che buttava via perchè invendibili di quelli che riusciva a consegnare, quando andai da lei mi disse di aver buttato oltre 5 mila euro di materiali stampati perchè in un modo o nell’altro avevano difetti. Lei cercò di risolvere questa situazione chiedendo aiuto al rivenditore che le aveva fornito le macchine, ma le risposero che doveva far pratica ed era normale all’inizio buttare via un po di materiale di prova. Io cercai di tranquillizzarla e fissai un appuntamento per poter fare una valutazione del problema nella sua sede.

Ho ancora vivo il ricordo di quando arrivai da lei e, la trovai davvero provata e disperata, si era convinta di non poter riuscire a eseguire i lavori, e aveva smesso di proporre proprio gli articoli per cui aveva aperto la sua attività: le T-shirt e le Felpe. Feci accendere la Termopressa e assieme abbiamo eseguito un test di prova, trasferendo una stampa su una maglietta, e mi bastò questo per capire il problema. Presi lo strumento di misurazione e verificai il piano riscaldante della termopressa, ed ebbi ulteriore conferma, infatti la temperatura sviluppata dal piano riscaldante non era quella indicata a display. Nonostante a Display la pressa indicasse 180 °C in realtà il piano nella parte centrale sviluppava 160°C e la temperatura scendeva ancora misurando i 4 angoli dove ho rilevato soltanto 140°C, pertanto il problema era soltanto e indubbiamente la termopressa. Purtroppo però questa storia reale non finisce bene come nelle favole, dove tutti poi vivono felici e contenti, perchè in questo caso la cliente dopo appena un mese ha deciso di chiudere l’attività, mi disse che le dispiaceva non avermi conosciuto prima, e ormai le perdite erano state talmente consistenti che non aveva più risorse per poter continuare e risolvere i suoi problemi con l’acquisto di una nuova Termopressa. Questo è uno dei casi che più mi ha toccato perchè mi sono dispiaciuto davvero tanto e se ci fossimo incontrati qualche mese prima certamente il finale sarebbe stato diverso.

Ma tu che stai leggendo quest’articolo non potrai mai commettere gli stessi errori, perchè sarai consapevole a avrai le conoscenza per scegliere la Termopressa Manuale Giusta per te.

Ora voglio darti alcune informazioni utili perchè devo essere certo che tu abbia chiaro che le Termopresse Manuali possono essere di diverse tipologie, prodotte per diversi utilizzi, in questo articolo mi riferisco soltanto alle Termopresse Manuali che si utilizzano per personalizzare le magliette e comunque nel settore promozionale, ma voglio comunque darti indicazione anche delle altre tipologie in modo che tu non possa sbagliare, e possa riconoscere subito la termopressa adatta a un lavoro piuttosto che a un’altro, perchè sulle termopresse si possono fare lavorazioni diverse per diversi settori, puoi trovare delle termopresse anche in settori diversi da quello grafico che in questo articolo per non dilungarmi troppo e non crearti troppa confusione non ti scrivo, ma voglio comunque darti una sintesi scrivendoti che in alcuni modelli di Termopresse puoi trovare:

  • il piano riscaldante inferiore invece che superiore;
  • in alcuni altri modelli trovi invece entrambi i piani riscaldanti;
  • poi ci sono quelle che vengono usate da chi personalizza i materiali rigidi, come per esempio le targhe da premiazione, che si riconoscono perchè il piano inferiore è molto alto e non ti consente di calzare le magliette.

Queste di cui ho appena scritto sono Termopresse poco utilizzate nel tuo settore a parte quelle usate nel settore delle premiazioni sportive che ogni tanto si trovano in qualche laboratorio anche se acquistate quasi sempre per errore. Perché devi sapere che sulla Termopressa dove stampi le magliette puoi personalizzare anche i materiali rigidi, ma sulla pressa dedicata per i materiali rigidi non puoi pressare le magliette, o meglio, in teoria le puoi anche pressare, ma ovviamente senza calzarle nel piano inferiore, pertanto il problema è che lascerai l’impronta del colletto nella parte anteriore, della maglietta, e quest’impronta non va via nemmeno lavandola, oppure se devi personalizzare una polo con i bottoni, o fare una stampa nelle spalle su una felpa con zip, è un dramma perché non lo puoi fare senza rompere o fondere i bottoni o la Zip specialmente se sono di Plastica.

Le Termopresse che stiamo analizzando in questo articolo sono dunque quelle Manuali, che puoi dividere in due categorie:

  1. Le Termopresse Manuali con Apertura Frontale o a Libro

  2. Le Termopresse Manuali con Apertura Laterale

Al punto uno, proprio come scritto, sono quelle presse che si aprono come un libro, pertanto quando lavori avrai sempre davanti a te il piano riscaldante rovente a cui devi stare attento, per non scottarti poggiandoti, inoltre nel periodo estivo stare davanti a questa fonte di calore per diverse ore non è proprio il massimo del piacere.

Le seconde sono invece quelle che si spostano lateralmente, pertanto ti lasciano il piano inferiore completamente libero e tu puoi calzare la tua magliette senza rischiare ustioni e in piena comodità.

Ora che sono sicuro che ti sono chiari questi concetti inizio a svelarti la prima delle 3 Cose che una Termopressa Manuale deve avere per poter lavorare bene.

1) Uniformità di Pressione:

uniformità di pressione significa che tu quando abbassi il piano riscaldante, devi avere una pressione uguale nei diversi punti del piano, sia nella parte centrale che nei quattro angoli. Questa cosa che ti può sembrare scontata ti assicuro che invece non lo è, e anzi è uno dei principali motivi che impedisce agli stampatori di stampare bene.

E come sempre voglio andare oltre le mie promesse e ti voglio svelare anche qual’è la Termopressa Manuale che ti può garantire una maggior uniformità di pressione, e tienilo bene a mente, perchè quello che stai per leggere non lo trovi scritto da nessuna parte se non in questo articolo, perchè fa parte di quelle zone d’ombra che devono rimanere tali, fa parte di quelle cose che tutti i rivenditori sanno ma che non Ti vengono mai dette per ovvi motivi, pertanto leggi molto attentamente quello che sto per scrivere.

La Termopressa Manuale con apertura a Libro o Frontale non può avere una buona uniformità di pressione, perché nel punto di minor apertura avrai una pressione massima e di conseguenza una pressione minima nel punto di maggior espansione; questo ovviamente non ti crea grandi difficoltà sui termoadesivi da intaglio, se non qualche pressata in più quando noti che il materiale non aderisce bene al tessuto, ma se invece devi trasferire una stampa sublimatica o, usare dei fogli transfer con trasferimento toner, come quelli usati per personalizzare le tesi di laurea, scoprirai che con la Termopressa Manuale con Apertura a Libro è davvero complicato e sarà difficile trasferire perfettamente tutta la stampa sul supporto e ottenere un risultato professionale.

Nella Termopressa Manuale con Apertura Laterale invece il piano riscaldante superiore è sempre parallelo al piano inferiore, e questo garantisce una buona uniformità di pressione rispetto a quella a libro.

Spero ti renda conto dell’importanza di questa caratteristica, che ti assicuro è fondamentale per poter trasferire perfettamente la stampa sul supporto e ottenere dei risultati ottimali in ogni pressata.

E ora veniamo alla 2a cosa che devi sapere per scegliere una Termopressa Manuale:

2) Uniformità di Temperatura

penso che questo punto sia più scontato e, sono sicuro che capisci molto bene che se il piano riscaldante e dunque la Termopressa, non ha una temperatura uniforme non puoi mai stampare bene.

Ma quello che sicuramente non sai è che la quantità di resistenze presenti nelle diverse termopresse non è la stessa, alcune hanno davvero poche resistenze e molto distanti, e questo è il motivo per cui alcune zone del piano hanno poi una temperatura molto più bassa.

Se il piano non è ricco di resistenze la temperatura non sarà uniforme e avrai delle differenze notevoli tra le diverse parti del piano riscaldante, con una temperatura alta in prossimità delle resistenze che sono di solito nella parte centrale, diminuendo poi man mano nelle zone vuote di resistenze e di solito verso gli angoli. Ti assicuro che le differenze che ho riscontrato su alcune termopresse sono davvero notevoli.

Per verificare l’Uniformità della temperatura del piano riscaldante di solito basta possedere un misuratore della temperatura con puntatore laser e puntarlo nei diversi punti del piano riscaldante, in questo modo potrai vedere anche se la temperatura riportata a display è davvero reale.

E forse a questo punto dovrei aggiungere un altro punto, visto che sto per scriverti un’altra cosa importantissima che non puoi non sapere, ossia:

  • che la differenza tra la temperatura che imposti e visualizzi sul Display della pressa non si deve discostare più di tanto da quella reale sviluppata dal piano. Penso che ne converrai che se imposti 150 °C ma poi il piano in realtà riscalda fino a 120°C qualche problemino di stampa sicuramente lo avrai.

Anche per questo ho riscontrato delle differenze notevoli sulle Termopresse Manuali ad Apertura Frontale, con scarti importanti di temperatura sia in termini di uniformità tra i diversi punti del piano riscaldante, sia differenze tra la temperatura indicata a Display rispetto a quella reale risultata dalla misurazione del piano riscaldante.

A differenza delle Termopresse Manuali ad Apertura Laterale, dove ho rilevato sia una buona uniformità di temperatura nel piano, che uno scarto di pochissimi gradi tra la temperatura indicata a display da quella reale del piano riscaldante, fa eccezione qualche raro caso, di termopresse davvero molto scadenti, quasi sempre d’Importazione Asiatica. E qui mi dispiace per chi importa le Termopresse dalla Cina, ma questa cosa qui non posso non scriverla: dalle prove da me eseguite, sulle numerose Termopresse che ho smontato assieme ai miei Tecnici, ho sempre notato che sulle Termopresse Cinesi, vengono usate meno resistenze e anche molto più sottili, rispetto alle Termopresse Italiane o Europee, ed è ovvio che se si utilizza meno materiale conduttore di calore la Termopressa costa meno, ma è anche molto meno funzionale, devi considerare che di solito le Termoprese Cinesi sono davvero molto economiche e in questo caso la differenza di prezzo e riscontrabile non solo nella differenza del costo della manodopera che in Cina non si paragona a quella del nostro Paese, ma anche e questo è il peggio, nell’uso dei diversi materiali utilizzati, molto più scadenti ed economici rispetto a quelli usati dai produttori Occidentali.

E ora arriviamo alla 3a e ultima cosa, che devi sapere per scegliere una Termopressa Manuale:

3) Piano d’appoggio libero nella parte inferiore

questo punto penso che tu lo avessi già intuito perchè l’ho anticipato anche prima. Se devi stampare delle magliette, felpe, polo o qualsiasi capo dotato di bottoni, devi poterlo calzare nel piano della pressa, pertanto devi badare bene che il piano d’appoggio, nella parte inferiore risulti libero e che tu possa calzare senza problemi quello che intendi personalizzare. Eviterai così di frantumare i bottoni delle polo, di ritrovarti l’impronta del colletto posteriore nella parte anteriore delle magliette e, tante altre problematiche che renderanno i tuoi lavori contestabili dai clienti.

Bene, penso che a questo punto ti sarà tutto molto più chiaro e hai capito quali sono le cose che devi analizzare prima di comprare una Termopressa, ti ho dato anche indicazione che le Termopresse Manuali ad Apertura Laterale sono molto più affidabili di quelle con Apertura Frontale, e mi sono procurato anche l’odio di chi importa le Termopresse Cinesi scrivendoti quali sono i problemi di queste Termopresse, che di buono hanno davvero soltanto il prezzo e che se ci vuoi lavorare seriamente è meglio se ci stai alla larga per i motivi che ti ho scritto sopra. E per quanto quello che ho scritto possa dare fastidio a chi sta facendo tanti soldi con la vendita di questi prodotti nessuno avrà il coraggio di scrivere nei commenti qui sotto che quello che sto dicendo non è vero, magari mi scrivono in privato come è già capitato, e come continerà a capitare, ma dopo tanti anni di onesto lavoro e non avendo scheletri nell’armadio mi posso permettere di sparare a zero verso i prodotti che fanno schifo perché tutti lo sappiano, non avendo nessun legame e nessun debito verso le persone che stanno facendo i loro guadagni con questi prodotti e comunque nulla che mi possa impedire di scrivere la pura verità, per il solo vantaggio di te che leggi, e che ora che sei consapevole eviterai rogne e perdite di soldi, acquistando presse Cinesi.

Prima di concludere però ti voglio dare anche un’altra dritta che sono sicuro terrai in dovuta considerazione, perchè devi sapere che con una minima differenza di costo trovi sul mercato delle Termopresse Semiautomatiche, che esteticamente sono identiche a quelle Manuali, hanno infatti la solita leva per chiudere il piano riscaldante, ma quando provi ad abbassarla ti accorgi subito della differenza, perchè rispetto a quella manuale la pressione viene data automaticamente e tu non fai nessuna fatica ad abbassare la leva che resta morbida fino alla fine, ma la cosa molto comoda è che poi quando il timer arriva alla fine del conteggio del tempo, il piano si apre da solo, così anche se tu sei impegnato al telefono, la pressa si apre automaticamente senza che rischi di bruciare il lavoro.

Termopressa Semi automatica

Ci sono anche alcune versioni di Termopresse semiautomatiche dove il piano oltre ad aprirsi in automatico si sposta da solo anche lateralmente e, hai così spazio per estrarre la maglia e inserire la successiva recuperando altro tempo prezioso.

Le Termopresse semiautomatiche si posizionano tra le Termopresse Manuali e quelle Pneumatiche che sono più costose, inoltre nelle Termopresse Pneumatiche sei costretto ad avere collegato anche un compressore mentre con quelle Semiautomatiche ottieni praticamente lo stesso risultato di quelle Pneumatiche ma senza bisogno di compressore. Questa è una nuova tecnologia ancora non molto conosciuta ma che è sempre più apprezzata dagli utilizzatori, e sta avendo molto successo, specie quando la Termopressa deve essere usata in modo intenso e, l’utilizzatore scopre di poterlo fare senza fatica.

Ora ho davvero terminato e spero di averti dato una panoramica precisa per orientarti tra i diversi modelli di Termopresse che troverai nel mercato.

Se hai ancora dei dubbi e se ritieni che sia necessaria la mia Consulenza di Specialista per analizzare il tuo caso specifico, e poter fare assieme un’attenta valutazione di quali sono le macchine che ti servono per affrontare una certa produzione, puoi contattarmi ai riferimenti che trovi nella pagina Contatti e sarò felice di poterti aiutare e, contribuire anche al tuo successo così come è stato per le altre aziende che ho seguito fin’ora.

Se invece hai ancora qualche domanda su quello che hai appena letto, puoi scrivere nello spazio dei commenti qui sotto e sarò lieto di risponderti.

Mi farebbe piacere leggere comunque un tuo commento su quello che quest’articolo ti ha trasmesso e se pensi che ti sia stato in qualche modo utile. E se pensi che possa essere utile anche a qualche tuo amico o collega ti autorizzo a condividerlo su Facebook facendo copia e incolla dell’indirizzo di questa pagina.

Grazie per aver letto fin qui e ti auguro un buon lavoro.
Ilario

P.S.: puoi ricevere la nostra Guida Rapida GRATUITA, contenente tante informazioni indispensabili per il tuo lavoro, basta che scrivi il tuo indirizzo e-mail nello spazio qui di fianco e la riceverai nella tua casella di posta in pochi secondi.

85 pensieri su “Termopressa Manuale, come scegliere quella giusta per te

      1. Annalisa Pepoli

        Grazie mille per le informazioni molto chiare, dettagliate e soprattutto “sincere”. A breve avvierò un attività di articoli personalizzati quindi non so davvero che termopressa acquistare. Adesso mi è tutto molto più chiaro.

        Rispondi
    1. Emanuela fiorentino

      Ciao, mi sto avvicinando ora in questo “mondo,” quindi per me le informazioni che leggo grazie a te, sono manna dal cielo.
      Sicuramente ti disturberò chiedendoti consiglio in privato.
      Grazie

      Rispondi
      1. Ilario Autore articolo

        Grazie Emanuela, se ti fa piacere puoi unirti anche al Gruppo Facebook di Professione Stampa e potrai avere ancora più informazioni: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328 se vuoi il mio supporto scrivimi una mail all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo blog e ti darò riscontro appena possibile.

        Rispondi
        1. Lina

          Buongiorno anche io mi voglio informare su quale scegliere come termopressa per la mia nuova attività,
          Da poco ho iniziato un attività di Brand abbigliamento e accessori personalizzati, e vorrei avere più informazioni, su quale scegliere senza dover buttare tanti soldi, che non ho.
          Quello che cerco e qualcosa che possa stampare su borse, magliette, cappelli, e tessuti sia in ecopelle che cotone. E poter stampare anche su carta come le buste personalizzate. Quindi qualcosa che mi aiuti senza chiedere ad altri per avere tutto personalizzato. Come posso contattarti?
          Grazie

          Rispondi
  1. flavio

    Complimenti. Articolo scritto molto bene e contiene in toto consigli che mi sono arrivati da diverse voci…
    Purtroppo la qualità costa SEMPRE, e i soldi da investire (nel mio caso) sono limitati.
    Al momento sto cercando una pressa con apertura laterale usata, ma è difficilissimo trovarla!

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Grazie Flavio,
      il problema è che quasi sempre chi meno spende più spende e sopratutto lavora male.

      Per quanto riguarda la pressa usata è sempre un terno al lotto, perchè anche nei casi in cui si passi a una pressa superiore se la vecchia funziona bene si tiene per scorta, per eventuali emergenze o per essere più veloci nelle consegne urgenti, potersi avvalersi di 2 presse è sempre vantaggioso.
      Per questo motivo le presse usate che si trovano, di solito hanno sempre problemi sul piano riscaldante, pertanto se stai valutando un usato e vuoi evitare di buttare via i soldi ti consiglio di verificare almeno la temperatura del piano con un misuratore laser di temperatura e, se nel piano riscontri differenze importanti tra il centro e i 4 angoli ti consiglio di lasciar perdere e passare ad altro.

      Se hai bisogno scrivimi e sarò felice di darti una mano nella scelta.

      Rispondi
  2. maurizio

    Quando parlavi di termopresse che fanno schifo ho capito subito della marche a cui ti riferivi. Comunque grazie per i consigli.

    Rispondi
  3. Alice

    Ciao, potresti consigliarci anche qualche modello tra quelli sul mercato?

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Alice,
      per consigliarti al meglio il modello per te più adatto sarebbe opportuno avere qualche dettaglio maggiore circa l’utilizzo specifico, se da utilizzare per la stampa sublimatica, per i termoadesivi o principalmente in affiancamento a una stampante con stampa diretta sui tessuti, etc.
      Ti invito a contattarmi al numero che trovi nella pagina contatti e sarò lieto di indicarti la giusta soluzione.

      Rispondi
  4. Maria Teresa

    Ciao ho letto ora tutti i tuoi consigli e vorre chiederti informazioni sul trasferimento deu transfer serigrafici su t shit e polo sure. Sto attualmente la vorando con un log a due colori bianco e giallo, il bianco viene stampato uniforme ma il giallo rimane macchiato, non copre bene come il bianco.. Ho una termopressa manuale. Ciao grazie

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Maria Teresa,
      senza vedere una foto è difficile esprimere un giudizio, dai pochi elementi a disposizione mi sembra di capire che hai un problema di coprenza del colore giallo. In questo caso però il problema non è la termopressa ma il Transfer che non è stampanto in modo professionale, infatti gli inchiostri serigrafici sono tendenzialmente trasparenti e va dato comunque il bianco coprente di fondo anche sui colori.
      Spero di essere stato esaustivo.

      Rispondi
  5. Marco

    salve Ilario.
    ho capito di più sull’argomento da queste righe che in gran parte delle ricerche che ho fatto sul web.
    grazie!

    sto per acquistare un termopressa. e vorrei sottoporle alcune possibili macchine che ho trovato qua e la.
    preciso che il mio sta partendo come hobby ora, senza escludere che potrebbe diventare anche un attività nel futuro.

    grazie per disponibilità
    marco

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Marco,
      grazie per il commento.
      Son felice di leggere che il mio articolo ti è stato utile.
      Sarò felice di darti una mano nella scelta, nella pagina contatti trovi i riferimenti dove potermi contattare.

      Rispondi
  6. Ruggiero Carlo

    signor ilario trovo le sue considerazioni ipocrite oltre che inreali, noi produciamo da anni termopresse in cina con caratteristiche eccezionali, tutte le caratteristiche da lei descritte importanti, da ricercare sono presenti sulle nostre termopresse, il fatto che siano prodotte in asia o in europa sono assolutamente inrilevanti, le ricordo che il 90% dei prodotti a contenuto tecnologico e prodotto in asia, compreso i-phone, quindi dipende dalla serietá delle aziende produttrici e distributrici, consiglio lei e tutti quelli che considerano inteligenti, e utili le sue personali considerazioni a farci visita e provare con noi le termopresse che distribuiamo per dimostrarle, che se pur assolutamente vere alcune caratteristiche da lei citate si trovano anche su prodotti di produzione asiatica, con un giusto rapporto qualitá prezzo.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      L’etimologia della parola ipocrita rimanda alla finzione, alla recita. Ipocrita è l’attore, colui che interpreta una parte, che finge di essere ciò che non è.

      Tu caro Carlo esordisci dandomi del Signor mentre mi conosci benissimo e ci siamo sempre dati del Tu, pertanto se proprio dobbiamo definire chi è ipocrita in questo caso mi pare che tra i due non possa esserlo di certo io che mi presento con Nome e Cognome, non fingo di essere chi non sono e sopratutto non mi rivolgo a chi conosco dandoli del Signor soltanto per poterlo insultare.

      Capisco anche se non condivido il tuo comprensibile risentimento e anche il commento dettato più dalla stizza che dalla ragione. La rabbia di aver letto le verità che certamente avresti preferito restassero nascoste.

      La realtà invece è che con il tuo commento confermi ancora meglio che quanto scrivo è reale e infatti anche tu ammetti in conclusione che le caratteristiche da me citate sono assolutamente indispensabili in una Termopressa. La vera smentita sarebbe stata quella di citare qualche cliente soddisfatto delle Termopresse Cinesi. Tra questi commenti invece leggo soltanto messaggi a sostegno di quanto ho scritto oltre alle testimonianze di persone che invece utilizzano con successo presse MADE IN ITALY.

      Rispondi
  7. mauro

    Grazie ottime spiegazioni
    Sto cercando una pressa per stampa su materiale tecnico sportivo usata
    Ma mi sembra una veramente una giungla
    Mi Sto arrivando! Che continuerò a fare i lavori alla serigrafia

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Mauro,
      grazie per il commento, son felice che le spiegazioni siano state chiare. Concordo sul fatto che sia una Giungla, anche se penso che in ogni caso con la giusta informazione ci si possa orientare senza commettere errori. Certo per trovare usato quello che tu cerchi è ancora più complicato, perché chi vende una macchina usata nella maggior parte dei casi è spinto dal fatto che la macchina non lo soddisfa e vuole qualcosa di meglio, pertanto rischieresti pur spendendo poco di non poter eseguire i lavori sperati.

      Il mio consiglio è di provare a valutare l’acquisto di una pressa nuova e affidabile. Io non conosco la tua situazione, se hai un azienda, se sei un privato, pertanto in questo momento non posso aiutarti nella valutazione ma sappi nel caso tu fossi azienda, che ci sono possibilità di poter utilizzare le attrezzature anche senza acquistarle.

      Se vuoi approfondire puoi contattarmi in privato su info@professionestampa.it.

      Rispondi
  8. enrico

    Salve , mi è stato proposto un lavoro in cui dovrei comprare una termopressa che non ho mai usato. Saranno giacconi da lavoro, materiale estivo e invernale dove attaccare una toppa/marchio di piccole dimensioni credo di aver capito sul taschino pettorale. Ho guardato un po in giro e avevo adocchiato delle termopresse tedesche manuali, apertura a libro, che sono anche le uniche con ricambio della piastra di piccolissime dimensioni 15×15 (quella che poi credo mi serva). E’ la Secabo TC5, lei che ne pensa?

    Rispondi
      1. Ilario Autore articolo

        Ti posso dare indicazione di una soluzione in Italia senz’altro più vantaggiosa.

        Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Salve Enrico,
      Secabo è una ditta Tedesca che rimarchia prodotti Cinesi, pertanto se hai letto i miei articoli puoi intuire il mio pensiero in merito.
      Posso certamente esserti d’aiuto ma per farlo ho bisogno di ulteriori informazioni, se mi comunichi un tuo contatto in privato a info@professionestampa.it ti chiamo non appena possibile dandotu tutte le indicazioni in merito.

      Rispondi
  9. Dario

    Gentile signor Ilario, mi congratulo con lei per l’esposizione e la correttezza di tutto quello che ha scritto, che ho letto con interesse e nel quale si avverte la sua onestà , buona fede e competenza. Mi trovo in perfetto accordo quando dice di non avere fretta, aspettare e riflettere. Infatti arrivo al suo post dopo una lunga ricerca senza farmi prendere dalla smania di acquistare un prodotto attirato dal prezzo conveniente.
    Grazie, mi permetterò di contattarla agli indirizzi lasciati
    Buon lavoro
    Dario

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Grazie davvero per le belle parole, sono lusingato.
      Mi contatti quando vuole. Se non riesce a mettersi in contatto (il mio telefono è raro trovarlo libero) mi comunichi un suo numero telefonico scrivendo una email a info@professionestampa.it e la richiamerò appena possibile.

      Rispondi
  10. Christian

    Ciao ilario, blog interessante il tuo. Posso chiederti la tua opinione sulla ts-one della Siser?
    Grazie e buon natale e buon 2017

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Christian,

      grazie e auguri di Buone Feste anche a te.

      Di termopresse come hai potuto vedere e leggere ne esistono di diverse tipologie e ogni termopressa svolge meglio la funzione per cui è stata pensata. Quella che tu mi chiedi non è un opinione, ma una valutazione che io non posso fare senza tutti gli elementi necessari che non conoscendoti non possiedo, poiché come avrai capito non sono di quelli che si esprime senza cognizione di causa, in particolare quando l’opinione può condizionare una scelta importante come penso che sia quella della Termopressa.

      Può accadere che la termopressa che a un altro va bene per te invece non sia quella giusta e per essere certo di far la scelta giusta bisogna procedere a una valutazione attenta, che presuppone una buona conoscenza delle varie termopresse e non solo.
      Se vuoi essere certo di non fare errori, posso offrirti il mio aiuto e in base alle domande che andrò a farti andrò ad escludere tutte le termopresse che non fanno al caso tuo, finché resterà quella più adatta a te. Ovviamente per procedere a questa valutazione è necessario vederci e se non fosse possibile incontrarci potremo sentirci telefonicamente, pertanto nel caso fossi interessato inviami il tuo numero di telefono a info@professionestampa.it così che ti possa contattare non appena possibile.

      Rispondi
  11. Sara

    Grazie, molto utile la guida era proprio quello di cui avevo bisogno. Avevo proprio dei dubbi sulle tante termopresse a libro che si trovano a pochi euro in giro e tu mi hai dato conferma. Ma per comprare una discreta termopressa manuale ad apertura laterale dimensioni 38×38 che cosa mi consigli? Sui 1400 watt di potenza può andare bene? Sono all’inizio, non vorrei spendere tanto, ma allo stesso tempo non vorrei buttare i soldi che spendo. Grazie mille.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Sara,
      son felice che la Guida ti sia stata utile.
      Per quanto riguarda la tua domanda, ti anticipo che se cerchi una termopressa professionale, devi stare alla larga dal formato 38×38 perché è un formato da Termopressa Entry Level e di solito sono termopresse Cinesi, per consigliarti al meglio avrei bisogno di sapere cosa vuoi produrre e che volumi devi sviluppare, per fare una valutazione attenta e precisa avrei bisogno di avere tutta una serie di informazioni che presuppongono un incontro e se questo non fosse possibile si può procedere a un appuntamento telefonico. Nel caso fossi interessata puoi scrivermi i tuoi contatti su info@professionestampa.it. La cosa certa è che dopo aver parlato con me eviterai di buttare via i tuoi soldi inutilmente e ti sarà chiaro di quale termopressa hai realmente bisogno.

      Rispondi
  12. maria

    ho comprato la termopressa a milano marca tedesca rheinstern adesso non scalda ho chiamato in germania se potevano spedirmi la consol mi hanno risposto che non avendo comperato da loro non mi potevano aiutare

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Maria,
      ti ringrazio per il Commento. Non bisogna aver timore di dire il Nome delle Aziende poco serie, in modo che tutti sappiano.
      Mi spiace che ti sia capitato questo ma ora le persone che leggono sanno che da queste Termopresse devono passarci alla larga.
      Penso che la ditta Tedesca ti abbia risposto così perché magari in realtà i componenti non li ha, verifica la targhetta nel retro perché ho motivo di credere che sono Termopresse Cinesi.
      Se hai bisogno di una Termopressa seria contattami su info@professionestampa.it e ti do tutte le indicazioni del caso e stai tranquilla che tutto questo resterà un brutto ricordo.

      Rispondi
  13. Miriam

    Salve Ilario,

    Grazie per i preziosi consigli, ti scrivo perchè la mia necessità è un po’ diversa e non riesco a trovare una soluzione esauriente.

    Vorrei stampare delle iniziali color oro su borse e accessori in pelle o ecopelle, che maCchina devo acquistare? Secondo me una termopressa potrebbe andare bene, ma oltre quella quali altre attrezzature mi servirebbero? All’inizio sarebbe un’attività “da casa” quindi non ho grandi disponibilità e cerco soluzione col miglior rapporto prezzo_risultato.

    Grazie mille del tempo che vorrai dedicarmi
    Miriam

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Buongiorno Miriam,
      per realizzare quello che a te serve ci sono 5 soluzioni:
      1) la stampa serigrafica che presuppone attrezzature e sopratutto competenze specifiche;
      2) l’utilizzo del transfer serigrafico che puoi trasferire con una termopressa;
      3) l’utilizzo di un transfer a trasferimento toner
      4) l’utilizzo di un flex da taglio
      5) l’utilizzo di una doratrice a caldo: a mio avviso questa è la soluzione più professionale oltre che la più produttiva e specifica per questo lavoro. Consente di personalizzare a secco, in rilievo o basso rilievo oltre che all’utilizzo di colori lucidi e brillanti come oro e argento.

      Inutile dire che tutte le soluzioni presuppongono un certo investimento di denaro e a meno che non trovi qualche usato “funzionante” non so fino a che punto sia conveniente procedere a questa spesa per un’attività come tu scrivi “da casa”, il mio consiglio è di rivolgerti a una Tipografia che ti possa offrire questo servizio in modo da evitare almeno inizialmente investimenti di cui potresti pentirti in futuro.

      Spero di aver fugato i tuoi dubbi, se hai altre domande non esitare a formularle.

      Alla prossima
      Ilario

      Rispondi
      1. Francesco

        2) l’utilizzo del transfer serigrafico, che presuppone l’utilizzo di una stampante laser con toner bianco, una termopressa pneumatica e dei transfer a trasferimento toner

        Il transfer serigrafico non è affatto quello che dice lei!!
        Il transfer serigrafico è una vera e propria serigrafia fatta a rovescio, sia nel senso specchiata sia nell’ordine di stampa dei colori, che viene completata con un apposito collante e applicata a caldo sul capo!

        Rispondi
  14. Fabio

    Salve Ilario, ho letto con attenzione la guida e ho imparato diverse cose quindi ti ringrazio anticipatamente. Ti scrivo nella speranza che tu possa darmi in consiglio più mirato per le mie necessità: ho una piccola attività di vendita al dettaglio e stavo valutando di espandermi nel settore della stampa su maglie e tazze acquistando appunto una termopressa, partendo quindi da una produzione molto contenuta.
    Vedo sul web parecchie offerte di macchine 5 in 1 o 8 in 1, con termopresse vendute con vari accessori per la stampa su tazze, cappelli, piatti etc.
    Con un budget che si aggira intorno ai 200 euro secondo te posso acquistare una macchina valida? Mi spaventa il discorso che hai fatto relativamente a marche tedesche che rietichettano prodotti cinesi, quindi ti chiederei se potessi indicarmi qualche marchio sicuro.
    Grazie mille per l’attenzione e buon lavoro

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Salve Fabio, son felice di apprendere che la guida ti sia stata utile.

      Per quanto riguarda le Termopresse, penso che tu mi chieda conferma di una risposta che dopo aver letto i miei articoli già conosci. Ogni giorno ricevo comunicazioni da parte di persone che hanno acquistato queste termopresse cinesi di basso costo ma non riescono a lavorare. E’ vero che il basso costo è allettante ma è in questo caso è proprio valido il detto: “chi meno spende, più spende!“, infatti con queste termopresse i materiali che ti trovi a dover buttare spesso hanno un costo ben superiore a quello della termopressa e di quello che andrai a risparmiare acquistandone una professionale.
      Inoltre non è detto che per poterla utilizzare tu la debba acquistare, bisogna fare una valutazione del tuo caso e considerare le diverse soluzioni, e sopratutto bisogna capire quali sono le tue esigenze reali e di quale termopressa davvero necessiti.
      Ti suggerisco di scrivermi all’indirizzo email che trovi in fondo alla pagina a questo link http://professionestampa.it/contatti/ sarà mia cura contattarti il prima possibile per farci una chicchierata al fine di poterti consigliare la soluzione migliore per te ed evitarti di perdere tempo e denaro procedendo a acquisti di cui potresti certamente pentirti.

      Rispondi
  15. VINCENZO

    Molto utile, interessanti ed esaustivi i consigli e le descrizioni dettagliate.
    Grazie per la lezione e buona n lavoro!

    Rispondi
  16. Giuseppe

    abbinato al mio piccolo negozio di vendita al dettaglio di articoli sportivi per societa’di calcio (ora mi appoggio ad una serigrafia ) vorrei iniziare a stampare scudetti ,sponsor numeri , ecc ecc sia su poliester, su nylon giacconi borse kway , oltre un po di promozionale stampando su polo t-shirt e felpe , non sono sicuro di fare grossi numeri ,non ho esperienza di grafica , e non ho un grande budget quindi capira’ che non posso correre il rischio di sbagliare acquisto ,le mi sembra un brava persona al di fuori da interessi commerciali …ho trovato interessanti i suoi articoli complimenti

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Grazie Giuseppe. Se hai bisogno del mio supporto diretto puoi inviarmi una mail di richesta, così da procedere a una valutazione del tuo caso specifico.
      Colgo l’occasione per invitarti a unirti anche al Gruppo Facebook di Professione Stampa con cui potrai interagire sia con me che con tanti altri stampatori.

      Rispondi
  17. liliana

    Buongiorno,
    premetto che sto iniziando un cammino verso la piccola pubblicità..
    ho appena ordinato una termopressa per personalizzare agende, calendari… ma non ho idea sui trasferibili da comprare ( sono delle agende scure in materiale plastico)

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Liliana mi spiace ma sei del tutto fuori strada, la termopressa per agende e calendari proprio no.

      Rispondi
  18. Cristina De Masi

    La sua professionalità fa capire quanto Amore ha per il suo lavoro. Vorrei avere più info in privato per poter procedere all’acquisto più giusto. Le ho scritto un email ma lascio anche qui i miei contatti. Grazie

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Grazie Cristina, ho ricevuto il messaggio, i contatti dal commento gli ho rimossi, perché in tempo zero la casella di posta sarebbe stata invasa dallo spam.

      Rispondi
  19. ELSA MARUCCIO

    OTTIMO ARTICOLO,
    VORREI SAPERE SE CONVIENE ACQUISTARE UNA TERMOPRESSA CON IL PIANO INFERIORE RISCALDATO, ANZICHE’ QUELLO SUPERIORE.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Grazie Elsa,
      per rispondere alla tua domanda, dovrei sapere che utilizzo intendi fare della termopressa, il piano inferiore riscaldato, come pure le termopresse con entrambi i piani riscaldati si utilizzano per applicazioni specifiche.

      Colgo l’occasione per invitarti a unirti anche al Gruppo Facebook di Professione Stampa, dove avrai modo di approfondire tutte le argomentazioni trattate in questo Blog e non solo: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328/

      Rispondi
  20. Luca

    Salve Sig. Ilario, ho letto i sui consigli ed imparato diverse cose veramente molto utili. Ho una piccola attività di vendita al dettaglio e stavo valutando di espandermi nel settore della stampa su maglie e tazze acquistando appunto una termopressa, partendo quindi da una produzione piccola media.
    Vedo sul web parecchie offerte di macchine 5 in 1 con termopresse vendute con vari accessori per la stampa su tazze, cappelli, piatti etc.
    Ti chiedo consigli su qualche macchina/ marchio affidabile.
    Grazie mille per l’attenzione e buon lavoro luca

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Buongiorno Luca,
      provo sempre molto piacere a leggere che i miei articoli sono stati utili e hanno contribuito a migliorare il lavoro quotidiano.

      Considera che i consigli che divulgo sono soltanto la punta dell’iceberg, infatti le aziende che chiedono il mio supporto diretto ricevono una mole d’informazioni notevole che consente loro di avere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, questo è il motivo che ha consentito aziende più giovani che hanno seguito i miei consigli di passare davanti ad aziende storiche che tali informazioni non le hanno ricevute.

      Per quanto riguarda le termopresse, ho scritto tanto sia sul Blog che nel Gruppo Facebook di Professione Stampa, e chi mi segue da un po’ sa bene cosa penso delle termopresse cinesi che promettono di fare tante cose assieme ma che poi in realtà (soltanto dopo acquistate) si scopre che di tutte le cose che dovrebbero fare non ne fanno una bene.

      E’ ovvio che ti posso consigliare al meglio, ma ci sono tante informazioni di cui avrei bisogno e che non mi hai dato, infatti il fatto che scrivi che vorresti stampare maglie è vago, mi verrebbe da chiedere: con quale tecnica? Con il termoadesivo, in Sublimazione oppure con l’ausilio di una stampante DTG? Per fornire dei consigli validi bisogna fare una valutazione precisa di ciò che realmente si vuol produrre e di quali sono gli obiettivi da raggiungere, ma questo non è certo possibile in un commento di un Blog, non sarei serio.

      Se hai piacere a saperne di più, t’invito a contattarmi via mail all’indirizzo che trovi in fondo alla pagina contatti e ti darò le indicazioni su come procedere.

      Rispondi
  21. Luca

    Ciao Ilario, articolo molto interessante, peccato non averlo trovato e letto prima! Ma tant’è, fa tutto esperienza, il mio “amico” fornitore ha perso un cliente…
    Sarei interessato ad una termopressa seria, puoi aiutarmi?

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Luca,
      mi spiace che hai letto l’articolo in ritardo, ma di solito la medicina si cerca quando si è già malati, pertanto credimi, è normale.

      Se vuoi il mio supporto non è un problema, t’invito a inviarmi una mail che trovi alla pagina contatti di questo blog, non posso scriverla qui perché dopo pochi minuti mi ritroverei la casella intasata dai messaggi di spam inviati in automatico dalle aziende che vendono cialis e viagra 🙂 che scansionano la rete a caccia di nuovi indirizzi da martellare di messaggi.

      T’invito a indicarmi anche un tuo contatto telefonico perché per individuare il modello giusto per te ho bisogno da farti delle domande così da capire la macchina più confacente alle tue esigenze specifiche, le termopresse sono tante con diverse funzioni e per diverse lavorazioni.

      Colgo l’occasione per invitarti, se ancora non ne fai parte, al gruppo Facebook di Professione Stampa che accoglie sempre più Professionisti del settore con cui approfondisco le tematiche relative al nostro settore, di seguito il link per accedere, ricordati di rispondere alle 3 domande perché sono molto selettivo e attento a non far accedere curiosi, hobbisti e persone che non siano Professionisti del nostro settore: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328/

      Rispondi
  22. Giuseppe Caveglia

    Finalmente un articolo interessante e molto professionale.
    Un vero aiuto per chi sta valutando l’acquisto di questi macchinari, essendo profano in materia.
    Complimenti per la sua professionalità, onestà e correttezza.

    Rispondi
  23. Cl

    Buongiorno
    Vorrei avere un suo consiglio per una termopressa per stampa transfer serigrafico per stampa su tshirt in cotone bio.
    Deve essere una termopressa con un piatto molto piccolo, circa 15×10, perché ci serve unicamente per stampare il logo all’interno delle tshirt polo e felpe.
    Sono cicli da 150/200 capi alla volta.

    Grazie

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Buongiorno,
      per queste richieste specifiche è opportuno inviarmi una mail all’indirizzo che trovi nella pagina contatti, anche in questo caso ci sono diverse soluzioni che vanno valutate.

      Rispondi
  24. Giovanni losito

    salve essendo di non capire ancora molto di termopressa per trasferimento immagine ceramica o abbigliamento tutto dipende solo dal tipo di stampante o mi sbaglio??? grazie mille

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Ciao Giovanni,
      sei stato molto generico e non ti posso dare una risposta precisa, la ceramica può riguardare dal piatto alla tazza alla piastrella e tutto cambia, stessa cosa per l’abbigliamento che può essere in cotone, poliestere, etc..
      In ogni caso posso certamente dire che oltre la termopressa è importante assocciare la stampante che utilizza inchiostri specifici per il materiale che dovrai personalizzare.

      Rispondi
  25. Cristian

    consigli utilissimi. unica grande pecca però, è che non ci sono link di presse consigliabili da poter acquistare.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Cristian esistono diverse tipologie di termopresse, pertanto non ho indicato volutamente nessun link, perché penso che sia opportuno prima di ogni acquisto procedere a una valutazione attenta, quindi non esistendo una soluzione che possa andare bene per tutti, preferisco che chi deve procedere a una scelta magari mi scriva una mail all’indirizzo email che si trova nella pagina contatti di questo blog.

      Rispondi
  26. Caterina

    Salve, stavo per concludere un acquisto di una termopressa, quando mi è venuto il dubbio se la macchina trasferisse anche stampe ad inkjet monostante la descrizione della macchina parlasse di sublimazione. Facendo una ricerca sul web, mi sono imbattuta nel suo articolo che ho letto con molto interesse a dire il vero. È stato mto chiaro nelle sue esposizioni, grazie.
    La contatterò per un consiglio

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Sempre meglio informarsi prima di spendere i soldi, perché dopo l’unica cosa che resta è il rimpianto e il fastidio di aver acquistato una macchina che non soddisfa le aspettative.

      Rispondi
  27. Claudio

    Buongiorno Ilario, mi perdoni il disturbo e spero di non farle perdere troppo tempo con la mia richiesta di aiuto. Anzitutto grazie per il suo articolo esaustivo e ben presentato.
    Sono un restauratore/rilegatore amatoriale di libri e sto cercando un sistema per stampare a caldo i titoli delle copertine dei libri restaurati e rilegati (pelle, stoffa, carta).
    Cortesemente potrebbe darmi qualche indicazione su un sistema (composizione e stampa a caldo) che possa fare al caso mio? Purtroppo non riesco a reperire sul mercato della stampatrici a caldo per legatoria artigianale… Non ho esigenze di grandi volumi di attività, ma sto cercando qualcosa di tecnicamente valido, e non ho eccessivi problemi di budget.
    Grazie fin d’ora, la saluto cordialmente. Claudio C.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Claudio darti una risposta non è così semplice, perché sulla pelle si utilizzano delle tecnologie diverse dalla carta e dalla stoffa che bisognerebbe capire se di cotone o poliestere.
      Resta da capire anche se la tua esigenza è di riprodurre solo testi o anche foto magari a colori.
      Purtroppo in mancanza di questi elementi e data la complessità della domanda preferisco non darti nessuna indicazione, se desideri approfondire t’invito a inviarmi una mail all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo sito.

      Rispondi
      1. Claudio

        ….grazie !
        Cercherò di articolare la domanda nella maniera più concisa e precisa possibile.
        Saluti cordiali.
        C.

        Rispondi
  28. Claudio

    Salve
    stiamo valutando di avviare un’attività di produzione di t-shirt personalizzate
    La stampa sarebbe per noi non per il pubblico, nel senso che avremmo pochi disegni (5-6) da stampare di volta in volta sulle nostre t-shirt in cotone bio
    Non vogliamo quindi utilizzare il transfer termosaldabile ma transfer serigrafico certificato
    Faremmo realizzare le pellicole da una serigrafia e poi noi provvederemo alla stampa “on demand”ccon termpressa
    Vorrei sapere quale potrebbe essere una macchina adatta e quali altre apparecchiature ci servirebbero
    Grazie

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Claudio ci sono diverse possibilità ma per essere certo di quella più adatta a te dovrei disporre di qualche informazione in più che non conoscendoti al momento non posso sapere. T’invito a inviarmi una mail così da poter entrare più in profondità e consigliarti al meglio.

      Rispondi
  29. Mario

    Ciao Ilario ho letto il tuo articolo e vorrei chiederti un consiglio sulla pressa da comprare.
    Sto valutando di avviare un’attività che si basi principalmente sulla personalizzazione di tappetini da gioco (Playmat).
    In questo caso, essendo i playmat di gomma (nella parte non personalizzabile), che pressa dovrei cercare?
    L’uniformità di stampa per me è importante e non so proprio su che modello muovermi.
    Ovviamente una volta presa la pressa potrei fare molti altri lavori anche.
    Un tuo consiglio sono sicuro sia oro colato.

    Rispondi
    1. Ilario Autore articolo

      Buongiorno Mario,
      non sarei serio se per quest’argomento ti scrivessi 2 righe frettolose che potrebbero condizionare le tue decisioni. Bisogna fare un minimo di analisi del tuo caso per capire quale scelta può essere quella giusta. T’invito a inviarmi una mail all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo blog, inserendo un contatto telefonico se hai piacere.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *