Come stampare bene le Tazze

By | 10 Novembre 2015

La Cosa che devi assolutamente Sapere per stampare bene le Tazze

Il segreto per evitare di continuare a stampare tazze che fanno Schifo, anche se non sei un esperto in Sublimazione.

Forse con questo articolo mi farò nemici molti rivenditori di Tazze per Sublimazione, perchè ho intenzione di aprire il vaso di Pandora, rivelando una cosa che volutamente non viene mai detta dai rivenditori, ma che non puoi non sapere, se vuoi stampare Tazze di Qualità.

Ti sarà certamente capitato di metterti a stampare delle tazze in Sublimazione e di ottenere un risultato che fa Schifo e, magari hai pure rinunciato al lavoro, o lo hai fatto stampare a qualcun altro per non perdere il cliente e lasciarlo contento in modo che torni per i lavori futuri.

Adesso facciamo finta, che hai una stampante che stampa bene, una pressa o un fornetto che lavora bene, che stai usando la carta giusta. Ma nonostante tutto questa Tazza, quando cerchi di trasferire la stampa, fa proprio Schifo.

Allora inizi a romperti il cervello, cercando di capire il perchè, e se anche riesci in qualche modo a ottenere il risultato voluto, non riesci lo stesso lo stesso a scoprire la causa delle stampe che non vanno bene.

Seguimi in questo articolo e ti faccio scoprire il grande “segreto” che fa la differenza, ma che per ovvi motivi mai nessuno ti dice.

Perchè quello che sto andando a scrivere, non lo trovi ne con le ricerche su internet e nemmeno sui manuali o, sui libretti di istruzioni delle macchine.

A questo punto ti starai chiedendo come faccio io a saperlo. E voglio dirti anche questo. Perchè sono anni che lavoro a stretto contatto con chi stampa migliaia di tazze in sublimazione, e sopratutto con chi le tazze le produce, perchè solo scoprendo e vedendo come sono fatte le cose capisci certe differenze e scopri alcune cause ai problemi .

Non manca settimana, che mi chiama qualche cliente dicendomi, che la sua stampante non funziona bene, o che la pressa non funziona bene, perchè le stampe sulle tazze che stanno facendo non hanno nessuna corrispondenza con i colori reali, o hanno delle sfumature di colore che non devono avere, o presentano delle parti quasi mancanti, dove l’inchiostro proprio non attacca e, restano quei brutti puntini bianchi e, magari proprio nei punti della grafica dove si vedono di più, rendendole così invendibili.

Adesso inizio a metterti un bel dubbio. Sei sicuro che la causa dei problemi non sia proprio la tazza? Eh si, proprio quella tazza che il tuo fornitore ti ha venduto dicendoti che era fantastica, un prodotto di Qualità, e magari pure che è specifica per la Sublimazione, e tutte le altre cose che ti dicono ogni giorno per appiopparti i prodotti.

Pian piano arrivo al dunque, ma perchè tu capisca bene permettimi di spiegarti nel modo più breve e semplice possibile come fa quell’inchiostro Sublimatico a restare attaccato alla ceramica della Tazza.

Sono convinto che sai che l’inchiostro sublimatico è racchiuso in micro sfere gassose che con l’alta temperatura scoppiano e vanno a colorare il poliestere, pertanto se tu devi stampare il poliestere inteso come tessuto, nessun problema, perchè basta che sia un 100% poliestere e se metti i giusti tempi e la giusta temperatura c’è poco da sbagliare, la stampa si trasferisce bene. Ma se devi stampare un oggetto, in plastica, metallo, ceramica, vetro, legno o ogni altro materiale stampabile in Sublimazione il risultato di stampa non è scontato.

Questo perchè a differenza del Poliestere, gli altri materiali devono essere trattati, e che cosa è mai questo trattamento? Non è altro che una stesura di Poliestere liquido che viene messo sulla superficie di ciascuno dei Materiali di cui ho fatto l’elenco prima, per poterci stampare sopra in Sublimazione.

A questo punto inizi a capire che se uno il Poliestere lo mette male, la stampa non potrà venire proprio bellissima, magari perchè in certe zone ce ne sarà troppo e in altre troppo poco. A livello industriale queste lavorazioni vengono effettuate con delle macchine precise, e che consentono un controllo dell’uniformità della stesura e anche della quantità del velo liquido di poliestere che andrà applicato sulla superficie.

Ma come puoi immaginare se questo dato lo applichiamo alla tazza di cui sto parlando, una tazza con un velo di poliestere più spesso e omogeneo costerà di più di una tazza che ha una stesura molto sottile e poco uniforme.

Se sei debole di cuore non leggere quello che ti sto per scrivere sotto perchè potrebbe essere scioccante.

Le tazze non sono tutte uguali!

In produzione si possono scegliere ben 4 diversi gradi di qualità. Si hai letto bene proprio 4 (quattro), e ti scrivo anche quali sono e ormai visto che ci sono ti scrivo anche quali sono le differenze tra un grado e l’altro, anche se questo mi costerà le maledizioni dei rivenditori e magari anche proprio del tuo Fornitore che queste cose ha tutti motivi per tenerle ben segrete. E se magari non è mai stato da un produttore di tazze per la Sublimazione e compra le tazze che stai comprando, da un rivenditore che le compra da un Grossista che le compra a sua volta da uno che le Compra dal produttore, queste cose nemmeno le conosce. Ed è per questo che l’unica cosa che riesce a dirti è di comprare le sue tazze perchè sono “Garantite” per la Sublimazione, Garantite nel senso che riesci a stamparle anche se poi le stampe vengono uno schifo.

Ma torniamo ai nostri 4 gradi o livelli di qualità, ecco quali sono iniziando dal più scadente:

  • Tazza Grado B

  • Tazza Grado A

  • Tazza Grado AA

  • Tazza Grado AAA

Adesso ti dico anche quali sono le differenze sostanziali tra un grado e l’altro.

Tazza Grado B:

ha uno strato di pretrattamento molto sottile, e non uniforme. In queste tazze dopo stampate noti subito delle parti dove l’inchiostro non è stato trasferito. Le stampe non possono essere mai di qualità e con bei colori vivi, perchè la tazza non avrà mai un bel bianco. Si questa è un’altra perla: la tazza più è bianca e più belli e vivi saranno i colori della tua stampa, questo perchè gli inchiostri sublimatici sono trasparenti e non coprenti. Questo vuol dire che se stampi su una base grigia avrai dei colori completamente alterati rispetto a stampare su una base bella bianca. Scritto questo dovrei cambiare il titolo, perchè ti ho appena detto la seconda cosa importantissima per avere una stampa di qualità. Questo è quello che intendo quando scrivo che in questo Blog metterò contenuti di Valore.

Tazza Grado A:

ha uno strato di pretrattamento sottile ma uniforme. In questo Grado la stampa rispetto alla Tazza di Grado B risulta almeno guardabile, non trovi imperfezioni dovute a parti mancanti di pretrattamento, pertanto qui non vedi punti bianchi, e il colore se sei uno che si accontenta, potrebbe anche essere passabile. Sempre se al cliente non li fai vedere la differenza che puoi ottenere facendo la stessa stampa su una tazza degli altri due gradi superiori.

Perchè in quel caso il tuo cliente si accorge subito che i Gradi superiori hanno dei colori più vivi e brillanti. E poi, cosa molto più importante, questa tazza va bene se il tuo cliente la deve tenere esposta in vetrina ma non la deve usare.

Perchè se inizia a lavarla dura davvero molto poco.

Sempre per il solito motivo, che lo strato di pretrattamento è molto sottile e dunque con il lavaggio inizia a consumarsi portandosi via anche il colore che tu avevi trasferito.

Tazza Grado AA:

in questo grado la tazza ha uno strato omogeneo e tale da garantirti numerosi lavaggi, prima che il colore inizi a sbiadirsi. Di solito questa è la tazza che ti viene venduta come, qualità Superior, o Tazza Lusso, o Luxury se vogliono fare i Fighi, o tutti quegli altri nomi che i rivenditori s’inventano per non chiamare le cose con il loro nome e poterti appioppare sempre quello che vogliono loro.

Ti posso dire che in Italia è molto raro trovare chi ti vende una tazza di questo grado. Perchè tenderà a venderti sempre quelle di Grado A, magari se sei fortunato ti da un cartone misto. Così lui margina meglio e quando tu lo chiami per lamentarti che la stampa si lava via, ti chiederà: “ma è andata via su tutte?”, e tu ovviamente risponderai di no, così ti potrà dire che le tazze sono tutte uguali e che in questo caso vuol dire che su quelle dove hanno lavato via la stampa hanno usato chissà quali detersivi abrasivi, o spugne super pulenti. Sapessi quando stampavo quante volte mi sono sentito dire queste cose. Se prima potevo pensare di crearmi qualche antipatia dei rivenditori con questo che ti ho appena scritto mi odieranno proprio, certe cose sono tabù, e non si devono mai scrivere. Ma questo è il Blog delle verità e qui voglio davvero svelare tutte le magagne del mio settore.

Tazza Grado AAA:

in questo grado la tazza ha uno strato omogeneo e tale da garantire come nel grado sopra numerosi lavaggi, ma in più abbiamo una qualità di Bianco assolutamente imbattibile. Quel bianco candido che ti serve da base per ottenere dei colori precisi, brillanti e una corrispondenza di colori senza paragoni. Pertanto se vuoi fare la differenza sulla qualità questo è il prodotto che devi usare. E adesso mi viene da sorridere perchè penso che quando andrai a chiedere al tuo fornitore una tazza di Grado AAA è probabile che non sappia nemmeno di che cosa stai parlando se davvero non è uno specializzato.

E sono sicuro che cerca di appiopparti la solita tazza di Grado A se sei fortunato, perchè tanto lui dice che te la da GARANTITA. Chissà quante volte ti sei sentito dire: “prendila perchè ti Garantisco che stampa bene, le diamo a tutti…” poi se vai a vedere hanno venduto a 4 clienti che di tazze dopo averne stampato qualcuna non sono riusciti a cavarne fuori nulla e hanno buttato tazze e pressa da una parte senza capire come mai le stampe fanno schifo.

Ora voglio farti vedere una foto a prova di quello che ti ho appena scritto, sono foto di un produttore con cui lavoro, che è uno dei maggiori produttori di Tazze per Sublimazione al mondo:

Tazza Grado A

Tazza Grado B

 

 

 

 

 

 

 

 

Come hai visto se stai attento nelle Tazze di Grado B le imperfezioni si notano ancora prima di Stamparci sopra, prova a pensare che stampe possono generare queste tazze. Hai capito adesso come mai le tue stampe facevano schifo?

Queste sotto invece sono delle tazze stampate di grado AAA:

Tazze Grado AAA

Siamo arrivati alla fine dell’articolo pertanto se prima non avevi alcuna colpa se i risultati ottenuti con la stampa delle tue tazze facevano schifo, ora che hai letto quanto ti ho svelato se le cose rimangono le stesse la colpa è solo tua, perchè ora sei diventato consapevole del problema e di come risolverlo, e puoi decidere se unirti a quelle persone che stanno stampando Tazze con successo.

Spero che avrai apprezzato i contenuti di valore presenti in questo articolo, se vuoi saperne ancora di più sulla Sublimazione e non solo, continua a leggere anche i miei prossimi articoli, se lasci la tua mail oltre a ricevere in omaggio la nostra Guida Rapida, ti potrò informare quando pubblico gli altri nuovi articoli.

Alla prossima.

Foto di Ilario Serci

 

Ilario

 

 

P.S.: Se questo articolo ti è stato utile, ti ha aiutato, ti ha dato delle rivelazioni importanti, etc… fammelo sapere nei commenti qui sotto.

96 commenti per “Come stampare bene le Tazze

  1. GI & GI SERVICE SRL

    Ciao, mi unisco al collega che ha risposto prima di me. Anchio non conoscevo queste cose, ho conosciuto soltanto ” venditori”. Ci sentiamo presto. Lillo.

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Lillo, son contento che hai trovato l’articolo interessante.
      A presto

      Rispondi
    2. Rino

      Ciao Ilario ho letto il tuo articolo e stato molto utile, infatti ho delle tazze di grado A e quando ho stampato la il nero e venuto un marrone chiaro, e la stampa e rimasta sulla carta in gran parte

      Rispondi
      1. Ilario Post author

        Ciao Rino,
        fa sempre piacere sapere che il mio articolo risulta essere utile. Quello che riporti però potrebbero essere problemi legati anche ad altri fattori oltre che all’utilizzo di una tazza di Grado Basso, ovviamente non conoscendoti non ho le informazioni per consigliarti al meglio e indicarti qual è il problema: se è la carta, gli inchiostri, la termopressa o il fornetto.
        Se volessi risolvere il tuo problema o almeno scoprirne le cause t’invito a contattarmi via email all’indirizzo che trovi in fondo alla pagina a questo link: http://professionestampa.it/contatti/

        Rispondi
  2. Gerardo

    Grazie Ilario
    Articolo molto utile. Ma non esiste una certificazione che il fornitore deve mostrare che attesti il grado della tazza e che tuteli l ignoranza di chi come me certe cose non sa vederle a occhio nudo? Oppure dobbiamo fidarci sulla parola?
    Gerardo

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Gerardo,
      e grazie a te per il commento, mi fa piacere che hai trovato l’Articolo utile.

      Per quanto riguarda la tua domanda, purtroppo anche in questo caso devi fidarti del rivenditore, come ti ho dimostrato le Certificazioni del prodotto esistono, ma è a discrezione del rivenditore pubblicizzarle. Ovviamente non dichiarando il Grado ti potrà vendere la tazza scadente al prezzo di quella più qualitativa.

      A occhio nudo e, con fatica, puoi notare soltanto la differenza da un Grado B a un Grado A, ma non riesci comunque a notare differenza tra i diversi Gradi A, per farlo dovresti stampare le tazze, perchè in quella Grado A i produttori ti garantiscono la qualità e uniformità del Primer nella parte centrale, ma a partire dal manico verso il centro fino a 5 cm., ci possono essere delle imperfezioni, e stampando la tazza nelle aree che ho indicato puoi riscontrare delle imperfezioni. Mentre tra il Grado AA e il Grado AAA le differenze le vedi solo sottoponendo le tazze ai cicli di lavaggio.

      La tua unica tutela in questo caso è l’informazione, e tu ora sei informato e consapevole, pertanto sarà più difficile che cadi nella trappola commerciale di chi ti propone l’offerta del giorno senza specificare il Grado della Tazza.

      Se dovessi avere bisogno del mio aiuto puoi contattarmi ai riferimenti che trovi in questa pagina http://professionestampa.it/contatti/

      Alla prossima e buon lavoro.
      Ilario

      Rispondi
      1. Katie’sHandmade

        Ciao Ilario ti ringrazio il tuo articolo mi ha illuminato su tante cose che non conoscevo ☺️Katie’sHandmade

        Rispondi
    1. Ilario Post author

      Mai avuto la presunzione di essere uno scrittore. Sono prima di tutto un Tecnico e i miei articoli per quanto scritti “male” stanno aiutando tante persone.

      Rispondi
      1. Luisella

        Quello che ha scritto che scrivi male era un venditore arrabbiato Grazie per l’interessante articolo.

        Rispondi
        1. Ilario Post author

          Grazie a te per il commento. In realtà non mi sono sentito offeso perché non mi ritengo uno scrittore, l’importante è essere compreso, l’incoraggiamento più grande è vedere la crescita delle aziende che supporto anche in momento difficile come quello che stiamo attraversando.

          Rispondi
      1. Alex

        ovviamente il mio intervento era riferito al Sig. Nicola Conti…..che forse in realtà CONTA molto poco

        Rispondi
        1. Ilario Post author

          Potrebbe essere anche un rivenditore, i commenti in ogni caso li possono inserire tutti, anche chi come nel caso di Nicola l’unica cosa che può contestare è il mio modo di scrivere. E in realtà ha ragione, gli articoli sono scritti dopo faticose giornate di lavoro e spesso nella fretta non li rileggo come dovrei pertanto sono presenti tanti refusi, ma il mio vero scopo è quello di essere utile alle persone che sono impantanate nei problemi di stampa e non sanno come risolverli, pertanto accetto anche questa critica a fronte di tanti complimenti pubblici e privati di persone che grazie ai miei articoli “mal scritti” sono riusciti a risolvere i loro problemi.

          Rispondi
  3. federico

    Ciao, per questioni artistiche uso la sublimazione per fare immagini su piastrelle. Le ultime che ho trovato sono bianchissime e i colori sono molto belli ma noto, guardandole contro luce, varie zone di opacità. In piu mi succede spesso, quando rimuovo la carta dalla piastrella dopo averla stampata, di trovare residui biancastri, come della polvere che sono costretto a pulire. Mi sai aiutare?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Federico,
      quello che descrivi a mio avviso è un problema di stesura del primer, ma per esserne certo dovrei avere più elementi di valutazione, per esempio capire se le zone opache di presentano subito o appaiono successivamente, sapere quale carta stai utilizzando, quale stampante, quale pressa, etc., mi rendo conto che essere così dettagliato in un commento non è facile ma per dare una risposta risolutiva bisogna fare una valutazione attenta.
      Magari sarebbe meglio per te contattarmi telefonicamente.

      Rispondi
  4. federico

    Grazie della risposta, le aree opache sono presenti da subito, appena sollevo la carta dopo aver stampato, la stampante è una Work force Wf 7110 e i fogli Texprint xphr, presse ne ho due, una molto vecchia e una comprata ora in germania che non ha marca ma mi sembra funzionare bene, su entrambe il problema si presenta indifferentemente. La stampante la ricarico con colori che mi fornisce un rivenditore con cui ricarico le cartucce.Stampo a 205 gradi per 210 secondi. Mi piacerebbe ottenere la lucidità completa anche quando le si guarda controluce.
    Grazie
    Ciao

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Hai notato che le parti opache sulla piastrella non siano presenti ancora prima della stampa?

      Rispondi
  5. federico

    Direi di no, anche se il bianco inganna, sembra completamente lucido. La mia pauira è che sia troppa la temperatura o il tempo. Possibile?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Tempo e temperature sono indicazioni che deve dare il produttore, se non hai indicazioni in merito ti consiglio di seguire la procedura che trovi a pagina 17 della Guida Rapida di Professione Stampa che puoi scaricare Gratuitamente.

      Rispondi
    1. Ilario Post author

      Verifica comunque se segui la giusta procedura. Di solito le temperature sulla ceramica sono molto più basse, io farei un test come indicato nella Guida. Dai poi uno shock termico a fine stampa.

      Rispondi
  6. federico

    Ti chiedo un’ultima cosa, ho letto che per evitare le zone opache basta stampare le piastrelle a testa in giu appoggiando il tutto su un feltro e raddoppiando i tempi di pressione. Pensi che possa funzionare?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      La procedura corretta è quella, se non funziona allora il problema ricade sulla piastrella e significa che la stesura del primer non è omogenea, ricordati appena levata la carta di raffreddare la piastrella in acqua tiepida per bloccare il processo di sublimazione.

      Rispondi
  7. federico

    quindi mi stai dicendo che la procedura corretta è stamparle a testa in giu??? Questo lo apprendo ora, sulla pressa piana le ho sempre stampate con la faccia da stampare verso la fonte di calore…
    grazie del tuo tempo. 🙂

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Esattamente, la procedura corretta è quella. Se viene bene per risparmiare tempo di può procedere anche con la faccia verso l’alto, ma su materiali molto spessi come la ceramica, il vetro e l’alluminio spesso si possono verificare i problemi che hai riscontrato, un altro trucco che non so se stai adottando è quello di preriscaldare per 3 secondi la piastrella in modo da eliminare l’umidità accumulata e avere certezza di una stampa perfetta. Se dopo che attui tutte le procedure che ti ho scritto hai ancora problemi avrai certezza che la piastrella non è conforme.

      Rispondi
  8. federico

    sono sicuro che in questo modo non avrò più problemi, le piastrelle sono bianchissime e sembrano di ottima qualità, sbagliavo io…. grazie ancora!

    Rispondi
  9. federico

    Ciao, sono nuovamente qui a chiedere un consiglio, mi sono attardato con le prove del metodo “al contrario” a causa di una fornitura di piastrelle evidentemente giallognole che alla fine mi sono fatto cambiare. Ho comprato il teflon da mettere sotto l’immagine da stampare e sotto la piastrella, mi rimane il dubbio su come proteggere la piastra nella parte che andrà a contatto con il dietro della piastrella… leggo su internet “carta assorbente” ma intendono lo scottex? Non credo?
    Mi puoi aiutare?
    Grazie
    Ciao!

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Federico,
      se vuoi continuare a leggere le fantasie scritte da internet da chissà chi fai pure, ma ti ricordo che hai uno strumento che è la GUIDA GRATUITA DI PROFESSIONE STAMPA che hai scaricato in questo Blog e che ho messo a disposizione GRATIS, proprio per evitare di perdere tempo e denaro come tu stai facendo.

      Se leggi attentamente nelle pagine 17 e 18 trovi tutte le indicazioni scritte in modo semplice e chiaro per la stampa sulle piastrelle in ceramica e non mi sembra che io abbia scritto da nessuna parte di utilizzare carta assorbente o scottex considerato che stiamo parlando di stampa sublimatica e non di bisogni fisiologici…

      E non trovi scritto nemmeno di utilizzare Teflon sotto la piastrella.

      Rispondi
  10. valentina

    Salve, sto riscontrando un problema durante la stampa, l’immagine si trasferisce in modo perfetto, con colori perfetti, ma il tutto viene rovinato dal pezzettino di scotch termico che lascia il suo colore giallo sulla tazza, saprebbe dirmi il perché? forse lo scotch è scadente? tengo la tazza 180 secondi con 200°.
    Grazie in anticipo per la risposta

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Buongiorno Valentina,
      è certa che il nastro sia davvero Termico? Le suggerisco di tentare con un nastro Termico di qualità certa.
      Se ha bisogno, mi scriva in privato su info@professionestampa.it e le posso fornire i riferimenti per averlo.

      Rispondi
      1. valentina

        Se non fosse stato termico a quest’ora non si sarebbe bruciato con le alte temperature? non so, a dire la verità mi è stato regalato insieme al kit della stampante e inchiostri sublimatici, quindi non saprei. Esteticamente è identico al classico nastro adesivo termico per sublimazione, compreso il colore.
        Proverò con un altro tipo allora, grazie tante!

        Rispondi
        1. Ilario Post author

          Non è detto.
          Talvolta differisce soltanto il collante, quello per alte temperature non rilascia la colla mentre l’altro si.

          Rispondi
          1. valentina

            Mi scusi ancora per il disturbo, per quanto riguarda invece la stampa, utilizzo una ricoh 3110 e spesso le immagini che stampo sono sfocate o con doppi bordi, ma non tutto il foglio, solo alcune parti, cosa può essere? ho già sistemato/allineato nuovamente le testine.

          2. Ilario Post author

            Salve Valentina,
            ho bisogno di una precisazione: il problema delle le immagini sfocate o con i doppi bordi le ha sulla stampa su carta oppure è una cosa che nota dopo che trasferisce la stampa dalla carta al supporto da personalizzare?

          3. Ilario Post author

            Valentina, i problemi possono essere molteplici e non conoscendo nemmeno il sistema che sta utilizzando diventa ancora più complicato.
            Potrebbe dipendere:
            – da un disallineamento della testina di stampa;
            – dal software che non utilizza il giusto profilo colore;
            – dal settaggio carta non corretto ;
            – dalla carta non adatta;
            – etc..;
            insomma le cause possono essere tante ed è per questo che ribadisco l’importanza di affidarsi a una persona esperta che possa consigliare il sistema giusto per evitare di incorrere in questi problemi, perché è inutile avere la stampante giusta se poi non si ha un software per la sua gestione, non si utilizzano gli inchiostri giusti, etc..
            Quello che garantisce il risultato finale non è la stampante ma è il SISTEMA, che vede la stampante al centro ma tutti gli altri elementi attorno, senza i quali con la stampante non si possono ottenere dei lavori vendibili.

  11. Francesco

    Salve Ilario mi chiamo Francesco ho letto i Tuoi consigli e la Tua presentazione in merito alle stampanti per la sublimazione ho trovato molto interessante le Tue indicazioni . Ti ringrazio per la Tua generosa disponibilità , ti preciso che non sono interessato alla stampa sublimatica ma lo stesso la Tua presentazione mi ha molto affscinato.
    Saluti e buon lavoro e grazie a nome di tutti

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Francesco,
      ti ringrazio e sono felice che quello che ho scritto sia comprensibile e affascini anche da chi non è del settore.
      Magari chissà che non ti venga voglia di metterti a stampare…

      Rispondi
  12. dario

    Ciao Ilario,
    trovo i tuoi articoli interessanti come pochi nel settore. Volevo farti una domanda. Alla mia richiesta di grado di qualità delle tazze fatta ad un fornitore, mi è stato risposto qualità AB. Sempre a dir del fornitore, le tazze provenienti dalla cina hanno una diversa scala (A,AB,B,BC,C) di gradi di qualità rispetto a quelle provenienti dall’indonesia per le quali viene utilizzata la scala da te descritta. La domanda è se sei a conoscenza di questa differenza di scala in base alla provenienza e se esistono differenze qualitative, a parità di grado di qualità, tra le tazze prodotte in cina e in indonesia.
    Ti ringrazio anticipatamente.

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Dario,

      ti ringrazio per il tuo gradito commento, che mi ha fatto sorridere per il motivo che ora vado a svelarti e che mi darà occasione scrivere quello che sta accadendo e del perché i miei articoli sono sempre più letti e il mio Blog è sempre più visitato.

      Lo spirito del mio Blog è quello di dire la verità e svelare le cose che non vengono mai dette o scritte mettendole addirittura in Grassetto, ma come potrai immaginare questo non fa piacere a tutti, ed è per questo che alcuni prima hanno cercato di screditarmi, ma siccome io non ho scheletri nell’armadio, sono poi passati al piano B, ossia quello di farmi pressione per rimuovere dal Blog gli articoli scomodi, ed è così che ho ricevuto comunicazioni da Poteri Forti che mi invitavano e m’invitano a eliminare interi articoli o a rimuovere da altri le parti scomode (per loro).

      Ma secondo te io l’ho fatto?

      Sa hai capito come la penso ti sei già dato la risposta esatta. I miei articoli sono sempre li nella stessa versione integrale in cui li ho pubblicati fin dal primo giorno e sai perché? Perché quando hai la verità dalla tua parte diventi inattaccabile.

      Ma cosa sta accadendo adesso?

      Io ho spiegato il gioco e ho detto come erano fatte le Carte, ma i “furbetti” cosa hanno pensato di fare? Hanno cambiato il disegno delle Carte, così voi entrate in confusione e non potete più giocare. Chiaro No?

      Io prima ero come te, ho lavorato per circa 15 anni nell’Azienda di Famiglia, dove mi occupavo sia della parte grafica che della stampa, ma troppo spesso i miei lavori non venivano bene e non per colpa mia. Ma perché i materiali o le macchine che mi venivano fornite non erano come dovevano essere e io soltanto so quante arrabbiature mi sono preso per le figuracce fatte con Clienti, che non credevano alla mia buonafede. Ed è per questo motivo che decisi di mollare tutto quello che avevo fatto fino a quel momento e approfondire le mie conoscenze Tecniche, prendendo pian piano contatti con le Aziende produttrici di Macchine e Prodotti che sapevo avere un livello qualitativo abbastanza alto, diventando così quello Specialista qualificato che io avevo sempre desiderato avere come riferimento quando ancora stampavo.

      Questo è il motivo per cui sono NEMICO di tutti i rivenditori che con i loro giochini cercano di confondere i Clienti come te, per poterli rifilare il prodotto più scadente, ed è per avere certezza della bontà dei prodotti che consiglio nelle mie consulenze che mi son trovato obbligato a Rivendere e Assistere Attrezzature (tra cui le Stampanti) e i Materiali da Stampa come ad esempio le Tazze, che faccio produrre direttamente in Italia, avendo così certezza della certificazione di qualità e della garanzia ai lavaggi che possono sostenere dopo stampate.

      Spero di essere riuscito a esprimere nel modo più chiaro possibile il concetto, pertanto ora sta a te decidere se continuare a rischiare figuracce acquistando materiali dubbi o affidarti a chi (io) questi giochini sta cercando di combatterli in tutti i modi possibili, con una crociata iniziata col Blog e che inizia a dare i suoi frutti salvando tanti stampatori miei ex colleghi dalle grinfie di rivenditori senza scrupoli che pensano soltanto ed esclusivamente ai loro interessi economici.

      Se vuoi maggiori informazioni per poter produrre anche tu tazze di qualità che ti faranno apprezzare dai tuoi clienti così come accade per tutti i tuoi Colleghi che si sono fidati di me e che oggi lavorano con successo, non esitare a scrivermi su info@professionestampa.it.

      Rispondi
  13. Silvia

    Ciao Ilario,
    complimenti per l’articolo, davvero utile!
    Per le tazze io utilizzo una 3D sublimation vacuum machine e ho notato che alcune volte la stampa sulle tazze viene più intensa sulla parte alta e come sbiadita sulla parte sottostante.
    Preciso che la stampa su carta sublimatica è uniforme.
    Può essere un problema di bassa qualità della tazza come spieghi nell’articolo?
    Grazie mille!

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Silvia,
      prima di tutto voglio ringraziarti per i Complimenti che sono sempre graditi e visto che sei stata gentile ho pensato che sarebbe stato opportuno trovare la soluzione al tuo problema.

      Il problema che riferisci può essere dovuto sia alla tazza di bassa qualità, sia a un errore di procedura, ma per capirlo avrei bisogno di farti delle domande precise.

      Se ti fa piacere ti fornirò una Consulenza GRATUITA aiutandoti a scoprire il tuo problema. La mia catechista diceva sempre, che per guadagnarci il paradiso dovevamo compiere ogni giorno una Buona Azione e io cerco di compierne sempre anche più di una, senza nulla pretendere dalle persone a cui le rivolgo. Pertanto se vorrai, puoi scrivere a info@professionestampa.it riportando il testo del tuo commento in modo che capisca chi sei e il tuo problema e ti chiamerò non appena mi sarà possibile per analizzare il tuo caso e darti una soluzione. Sperando di aver fatto cosa gradita, resto in attesa di leggerti sulla mia casella di posta.

      Rispondi
  14. Francesco Amico

    Ciao Ilario……vedo che sei un professore in materia , volevo chiederti , qual’è la differenza tra una stampante come la STAMPANTE EPSON WORKFORCE WF-7110DTW venduta dal rivenditore di materiale sublimatico e la stessa acquistata da un qualsiasi rivenditore…..la ditta mi chiede 200 euro in più perchè ha il profilo colore per la sublimazione……è esatto o mi prende in giro…..
    Grazie anticipatamente

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Francesco,
      t’invito a leggere il mio articolo sul tema cliccando il link seguente: http://professionestampa.it/stampante-sublimazione/ capirai meglio perché ti consiglio di stare alla larga dalle Stampanti Epson WF utilizzate con inchiostri sublimatici e dai Ciarlatani che le propongono per tale utilizzo. Ti consiglio di leggere bene anche le centinaia di commenti che troverai, perché avrai conferma di quello che ti sto scrivendo. Non mi considero un professore come tu mi hai definito, ma sono soltanto uno che durante anni di duro lavoro sul campo ha acquisito tante competenze che ora rendo fruibili e pubbliche allo scopo di levare dalle grinfie di rivenditori senza scrupoli persone che come te rischiano di buttare via dei soldi in stampanti che chi vende sa benissimo non essere funzionali per quel dato utilizzo, che viene sconsigliato dal Produttore (in questo caso Epson) che cerca di bloccare il fenomeno facendo decadere fin da subito la garanzia sulla stampante.
      Se dopo la lettura riterrai opportuno chiedere il mio aiuto per essere certo di poter produrre delle stampe professionali e poter operare una scelta corretta di tutti gli elementi a corredo della stampante, non avrai che da contattarmi.

      Rispondi
  15. monica

    Ciao Ilario! Ho apprezzato molto il tuo articolo qui sopra. Di professione faccio la visual merchandiser, ma vorrei iniziare a stampare delle grafiche su piatti e tazze per uso quotidiano, non solo decorativo. Devo comprarmi tutta l’attrezzatura, e vorrei iniziare a vendere nei market il sabato e la domenica qui a Londra. Mi consigli cosa comprare ( che tipo di stampante , forno, ecc.) e magari anche qualche buon fornitore di tazze e piatti predisposti alla sublimazione? grazie mille per l’aiuto e per condividere con noi le tue conoscenze.

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Monica,
      grazie per il gradito commento.
      Per quanto concerne la tua richiesta, ti posso senz’altro aiutare. Ma come hai potuto notare sono molto preciso e prima di sbilanciarmi a consigliarti qualcosa voglio essere sicuro al 100% che sia davvero la miglior soluzione per te e per avere questa certezza ho bisogno di fare una valutazione attenta di quelli che sono i tuoi volumi, dimensioni e tipologie di tazze che intendi proporre, etc.

      Considerato che sei a Londra e non penso sia possibile incontrarci possiamo concordare di poter avere questo scambio d’informazioni su Skype; penso sia l’unico mezzo che ci può consentire di comunicare in modo economico consentendoci di avere uno scambio rapido di domande e risposte dopo le quali sarò in grado di tracciare un quandro preciso di quelle che sono le tue esigenze e quali attrezzature sono più indicate per te.
      Pertanto se sei d’accordo ti invito a scrivermi i tuoi contatti su info@professionestampa.it così che possiamo organizzare la call.

      Rispondi
  16. Nazareno

    articolo molto interessante. ti chiedo allora un’altra verità, qual è il prezzo corretto a cui comprare una tazza AAA ?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Grazie per il commento.
      Il prezzo è relativo e variabile in base alla quantità acquistata e al fatto che il rivenditore sia la fonte o direttamente collegato ad essa senza troppi intermediari. Se hai una buona produzione e procedi con acquisti a Pallet posso certamente darti preziose indicazioni.

      Rispondi
  17. Agostino

    Ciao

    Complimenti per l’articolo sulle tazze
    davvero molto interessante.

    Oramai sono 2 anni che stampo gadget in sublimatico e mi servirebbe un consiglio da te.

    Prima di tutto nell’articolo hai citato di un fornitore di tazze a livello mondiale si potrebbe sapere il nome?

    Io invece acquisto questo tipo di tazze
    http://www.ebay.it/itm/Singolo-Bianco-Doppio-Strato-Rivestito-313ml-Grande-Impugnatura-Tazze-/302253971941?var=&hash=item8bf420fdaf

    e nonostante vengono vendute e dichiarate grado AA noto delle inperfezioni sulla tazza, tipo buchetti.

    il consiglio che ti chiedevo però è un’altro
    io stampo le tazze nel forno 3d vacuum st-3042 a 200 gradi per 10 min
    quando finisce il tempo sono costretto a togliere la carta solo di poco, questo per verificare se il trasferimento è avvenuto bene, a volte devo riinserire la tazza per altri 5 min ed altre volte penso che 8 minuti fossero stati abbastanza, perchè la tazza si è ingiallita leggermente dove la carta finisce.

    quindi volevo sapere è sempre questione di qualità di stampa, o il motivo è un’altro?

    Rispondi
  18. Agostino

    Scusa ho sbagliato, ripronuncio la domanda
    quindi volevo sapere è sempre questione di qualità di Tazza, o il motivo è un’altro?

    Ps. questo fornitore del link ci tiene a specificare che le tazze di grado maggiore sono quelle AA e che non esistono in commercio tazze di grado AAA

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Agostino,
      formulo la risposta sul tuo ultimo commento rispondendo per entrambi. Dalle poche cose che mi hai scritto ho capito che sei completamente fuori strada. Penso che il motivo sia che anche chi ti ha venduto le attrezzature non si è mai preoccupato di formarti sul loro utilizzo. Immagino che qualità può venire fuori se provi a sublimare una tazza una seconda volta, poichè è impossibile far coincidere di nuovo la stampa in modo preciso.
      Pertanto prima del problema della tazza il tuo, è quello di conoscere esattamente il processo produttivo e soprattutto quale sistema utilizzare per stampare le tazze in modo professionale e il forno in 3D ti anticipo che non è uno di quelli.

      Resta da valutare anche la carta che stai utilizzando, gli inchiostri e soltanto in ultimo la tazza. E’ ovvio che il fornitore di Ebay ti scriva che le tazze più qualitative non esistono, considerato che ti sta vendendo a un costo superiore quelle più scadenti.

      Ma il problema di fondo è un’altro, tu sei azienda o quello che fai lo fai per hobby?
      Come pensi d’impostare il tuo Business con un fornitore su Ebay?
      Perché parliamoci chiaro, che affidabilità ti può garantire un fornitore su questi portali, se oggi ci sono e domani no?

      Trovo davvero allucinante che si possa anche soltanto pensare di poter produrre in modo professionale utilizzando i prodotti trovati su Amazon o su Ebay. Forse non è chiara una cosa: le Aziende serie, quelle che si rivolgono ai professionisti, su questi portali non vendono. Scusa se sono sinceramente brutale, ma sono consapevole che le cose che tu hai scritto ci sono tanti altri che le fanno e non hanno il coraggio di scriverle e si convincono di essere loro incapaci, soltanto perché non hanno mai avuto una guida che gli ha fornito il necessario per lavorare in un certo modo e sopratutto che gli ha spiegato come il tutto andava utilizzato.

      So che ora avrai ancora più confusione di prima ed è normale, in un commento non posso fare di più se non farti capire che stai sbagliando, ma se vuoi passare al livello superiore ti posso dare una mano, pertanto se hai un azienda con partita IVA regolare scrivimi su info@professionestampa.it indicando un tuo contatto telefonico e ti darò maggiori dettagli che cambieranno la qualità dei tuoi lavori facendo stupire te stesso e i tuoi clienti.

      Rispondi
  19. Fabio

    Ciao Ilario, grazie per le informazioni, molto interessanti.
    Domanda: ti occupi anche del procedimento di stampa in decalcomania, con polvere ceramica, forno ecc ecc ? Questo è il nostro lavoro, per arte funeraria, mosaici e gadget vari (come le mug), ma non ho mai trovato risposta al fatto se esista o meno una scala qualitativa delle tazze mug atte a tale procedimento.
    Grazie, ciao.
    Fabio

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Fabio,
      grazie a te per il commento. Le mie competenze riguardano anche il settore Serigrafico che è quello che interessa per la personalizzazione anche il settore ceramico, con inchiostri “terzo fuoco” etc., non mi è mai interessato entrare nello specifico delle decalcomanie, ma in risposta al discorso qualitativo della ceramica che è quello che interessa comunque anche quelle sublimatiche, di solito quelle più qualitatitve sono quelle più bianche perché hanno una componente di porcellana maggiore che ne aumenta il pregio, pertanto più porcellana contiene e maggiore è la qualità, la scala qualitativa in questo caso è quella proposta dai singoli produttori.
      Spero di aver soddisfatto la tua domanda!

      Rispondi
  20. Davide Gurgone

    Ciao,
    sono un “cliente finale”, ti ringrazio per l’articolo.
    Mi trovo spesso a fare gadget aziendali per la mia azienda e qualche mio cliente.
    Potresti indicarci un fornitore che abbia una buona qualità di tazze, magari in 3/4 formati differenti?
    In particolare cerco una mug “in miniatura” alta tipo 7cm. L’ho vista da un cliente, ma si è fatto fare il lavoro in India, per la propria sede in quella zona, io non posso avanzare la stessa richiesta.

    Grazie mille, Davide.

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Davide,

      ho fatto realizzare in Italia delle tazzine da caffè come quelle Italiane: delle mini mug da 6 cm. circa, per dei clienti che volevano proporre una soluzione Italiana alla classica Mug americana, magari può essere la soluzione che tu chiedi. Magari ci possiamo scambiare delle foto oltre che maggiori dettagli in privato, per capire se ti può andare bene e nel caso posso indicarti qualche cliente che potrebbe fornirtele. I miei contatti li trovi su: http://professionestampa.it/contatti/

      Rispondi
  21. Pietro Fortunato

    Articolo interessante , parto con le prime prove di stampa tra un pò , spero di aver appreso l’essenziale , casomai proverò a disturbarti ancora.
    Una domanda , qualche dritta su uno o più fornitori di tazze , piatti e vasellame di qualita in genere , proprio non
    puoi suggerirla?
    Saluti

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Grazie Pietro,
      sono felice che l’articolo ti sia stato utile. Per quanto riguarda le tazze ho fatto predisporre delle produzioni seguendo le mie specifiche, utilizzando delle mescole di ceramiche porcellanata, con cui è stato possibile ottenere delle tazze con un punto di bianco candido, capace di esaltare maggiormente la cromaticità delle grafiche ottenendo così delle stampe dai colori ancora più brillanti e vivaci e garantiti per resistere fino a 5000 lavaggi in lavastoviglie, per avere maggiori dettagli ti invito a scrivermi in privato e ti fornirò tutte le informazioni di cui hai bisogno, puoi scrivermi alla email che trovi in fondo alla pagina a questo link: http://professionestampa.it/contatti/

      Rispondi
  22. Andrea

    Salve..Ho letto l’articolo e lo trovo interessante e solo un esperto come te potrà risponde e risolvere i miei dubbi..Volevo creare due tazze ( per la prima volta) ai miei due figli per la colazione..Potresti essere così gentile a indicarmi il materiale da utilizzare? Le mie domande sono:1- devo utilizzare una stampante da sublimazione o una stampante a getto d’inchiostro? 2- la carta per stampa su tazza è differente da quella per stampa tessuti?..Grazie..

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Andrea per personalizzare le tazze hai bisogno oltre che di una stampante inkjet con inchiostri sublimatici anche di tutto l’altro che va a corredo, software, profili,carta sublimatica, nastro termico, pressa per tazze, etc., tutto questo ovviamente presuppone un investimento in attrezzature e materiali di quasi mille euro, pertanto ti suggerisco per realizzare le due tazze per i tuoi figli di rivolgerti a chi questo lo fa per professione e potrà personalizzare le tazze in modo professionale anche riportando i tuoi disegni o quelli dei tuoi figli sulle tazze che vuoi utilizzare per la loro colazione.

      Rispondi
  23. Filippo

    Ciao Ilario,
    complimenti per il tuo sito, molto interessante e offre un sacco di spunti.
    Mi sto avvicinando alla stampa sublimatica e volevo chiederti se mi sai indicare qualche prodotto specifico per trattare superficialmente delle piastrelle in ceramica di mia produzione. Ho trovato solamente uno spray da 400 ml e mi interessa capire se ci sono altri prodotti che mi puoi suggerire.
    Ti ringrazio

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Filippo,

      prima di tutto grazie per i complimenti che non sono mai troppi, sono felice che il mio Blog ti sia stato utile.

      Riguardo alla tua domanda, ti posso dire che i prodotti spray non sono in grado di garantirti una stesura omogenea e non sarai in grado di ottenere dei risultati soddisfacenti, il pretrattamento è fondamentale e determina la qualità e la resistenza della stampa.

      Nelle fabbriche di produzione si utilizzano dei prodotti liquidi che vengono spruzzati sugli articoli da sublimare, ovviamente la stesura deve essere data con attrezzature professionali e sopratutto deve essere asciugata a forno per evitare che la polvere si depositi sopra durante l’asciugatura e provochi il classico fenomeno della superficie a buccia d’arancia.

      Attualmente sto supportando diversi produttori di ceramiche a cui ho consigliato come essere autonomi anche per il pretrattamento e ovviamente in questo commento non ti posso svelare come. Se vuoi avere maggiori informazioni t’invito a scrivermi in privato.

      Rispondi
  24. Alessandra

    Ciao Ilario. Curiosavo in rete per cercare maggiori informazioni su come potermi muovere in questo mondo a me poco noto… E quale magnifica sorpresa trovarti! Davvero interessante ciò che scrivi. La tua disponibilità e generosità fanno apparire il tuo animo buono, ed è un piacere leggerti! Sono qui a scriverti per chiederti se hai maggiori informazioni da darmi per iniziare, e vista la tua esperienza, anche il tuo parere. Mi è venuta questa idea la notte scorsa, ovvero fare diventare la produzione di gadget personalizzati il mio secondo lavoro…

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Alessandra,
      mi fa molto piacere leggere il tuo commento e ti ringrazio per le belle parole.
      Iniziare una nuova attività è una cosa seria, e non me la sento di darti consigli senza conoscere i tuoi obiettivi, non sarebbe serio.
      Ti consiglio di contattarmi via mail all’indirizzo che trovi sulla pagina contatti di questo blog, dandomi maggiori indicazioni sul tuo progetto.
      Colgo l’occasione per invitarti a unirti al gruppo Facebook di Professione Stampa, dove potrai approfondire gli argomenti trattati in questo blog https://www.facebook.com/groups/1672601186323328/

      Rispondi
  25. Enzo Amici

    Caro Ilario soprattutto grazie per il tuo interessamento e la tua disponibilità . Faccio questo lavoro da tanti anni e ti posso dire che mi piace tanto, sopratutto quando esce la tazza dalla pressa e vedo gli occhi dei miei clienti illuminarsi di una felicità di stupore , mentre ti scrivo vorrei raccontarti tante cose ma non voglio disturbarti , ora che mi ai detto di questi trucchi farò più attenzione alla classe. Invece io ho altre problematiche di carattere fotografica perché ci sono delle foto che vengono bene sulla tazza e delle foto che vengono male e presentano delle ombre o addirittura un po scure . Penso che sia colpa della foto di pessima risoluzione , come faccio a stabilirlo io quando il cliente mi dice che è perfetta. Ho una EPSON B 300 modificata e un programma stupendo ,vorrei cambiare la stampante o il programma ma il mio fornitore mi crea delle difficoltà, dicendo che devo cambiare la stampante e prenderne una di quella che mi offre lui perché la mia è vecchia .

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Ciao Enzo,
      grazie a te per il commento, se hai letto i miei articoli o visto qualche mio video sull’argomento, sai come la penso sulle stampanti Epson modificate per la sublimazione.

      I problemi che riporti sono comuni a chi possiede queste stampanti, perché non disponendo di profili colore dedicati è impossibile avere il controllo della corrispondenza cromatica.

      Se vuoi passare a un livello superiore, realizzando tazze dai colori vivaci e brillanti, ma sopratutto riducendo i margini d’errrore quasi a zero, evitando così le sorprese di cui mi parli, è possibile e non servono particolari investimenti, ma soltanto la conoscenza degli elementi giusti.

      Se t’interessa approfondire puoi scrivermi una mail in privato all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo Blog.

      Rispondi
  26. Enzo Amici

    Si può trovare un piccolo filmato dove si vede la creazione e il lavoro della sublimazione. Grazie

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Certamente, ne ho diversi realizzati in occasione dei corsi formativi che spesso organizzo

      Rispondi
  27. Giorgio

    Ciao. Pur avendo la carta adeguata per la stampa, la pressa e la giusta tazza, si può effettuare con una stampante inkjet? O necessariamente devo acquistare una nuova stampante adatta alla sublimazione? Grazie.

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Giorgio, per stampare in Sublimazione devi utilizzare inchiostri Sublimatici.

      Rispondi
  28. Mauro Fagnani

    Buongiorno, mi sa indicare i tempi per delle bottiglie termiche in alluminio ?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Buongiorno Mauro,
      i tempi e le temperature cambiano se stai usando una termopressa piuttosto che un fornetto, e possono cambiare anche da prodotto a prodotto, infatti ogni produtture fornisce le indicazioni di tempi e temperature da utilizzare.
      Con le bottiglie termiche da me consigliate e con la giusta pressa e ganascia il tempo è di 20 sec a 160°C invece se usi il forno la temperatura è di 180°C per 300 sec., ma ripeto i tempi e le temperature indicate possono essere inadeguate in base alle tue attrezzature e bottiglie utilizzate. Per questo è importante farsi supportare sempre da una persona esperta che sappia consigliarti in fase d’acquisto e ti dia sempre le giuste indicazioni per evitare inutili test con sprechi di materiale e perdite di tempo.

      Colgo l’occasione per invitarti a unirti al gruppo FB di professione stampa che accoglie sempre più professionisti con cui approfondisco le tematiche relative il settore: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328/

      Rispondi
  29. Francesco

    Salve ilario io ho una Samsung Clx 6250 fx ogni tanto dovrei fare delle scritte di nomi su piastrelle mi è possibile farlo comprando dei fogli grazie in anticipo

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Francesco, cosa c’entra una stampante laser con la sublimazione?
      Ci sono dei fogli transfer per le stampanti Laser che consentono di trasferire il toner sulla ceramica, ma non si può paragonare con la stampa sublimatica, infatti la stampa è molto delicata e poco duratura.

      Rispondi
  30. Angelita

    Buongiorno Ilario, trovo i tuoi articoli decisamente interessanti!
    La settimana scorsa mi è arrivato il mio primo kit starter per la stampa sublimatica su tazze. Premetto che non ho mai fatto sublimazione e per me è davvero un mondo nuovo, ho sempre stampato su carta, ma, dopo molte richieste da parte dei miei clienti ho deciso di provare ad offrire anche questo servizio.
    Ho una stampante epson WF-2010 e carta TexPrint XpHR, come tempi e temperature mi attengo alle indicazioni del produttore della pressa (temperatura di partenza 230 gradi fahrenheit temperatura finale per 40 secondi 330 gradi fahrenheit) e devo dire che le tazze risultano molto belle con colori davvero brillanti. Al primo lavaggio in lavastoviglie, però iniziano le noti dolenti: il nero in particolare, rilascia un alone, sembra colare.
    A cosa può essere dovuto questo problema e come posso fare per evitarlo?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Angelita, mi spiace per te ma la Epson WF-2010 non è una stampante sublimatica anche se il tuo rivenditore ti avrà assicurato il contrario, infatti starai usando inchiostri sublimatici che non sono Epson e utilizzando invece un driver stampante originale concepito per inchiostri con pigmento a base acqua che differiscono da quelli sublimatici per cromia e densità, da qui i tuoi problemi oltre al fatto che i tempi e le temperature che ti hanno consigliato sono del tutto sbagliati.
      Per iniziare un nuovo settore con successo, oltre alle attrezzature giuste è opportuno affidarsi anche a un esperto che sappia guidarti passo passo nella nuova avventura, così da garantirti margini d’errore vicini o pari allo zero, e di lavorare fin da subito come un’esperta anche se non lo hai mai fatto.
      Colgo l’occasione per invitarti a unirti al gruppo Facebook di Professione Stampa: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328 avrai la possibilità di confrontarti con tanti altri Professionisti del Settore. Se poi ritieni che il tuo caso specifici necessiti del mio supporto diretto puoi contattarmi inviando una mail all’indirizzo che trovi in basso alla pagina contatti che trovi a questo link: http://professionestampa.it/contatti/

      Rispondi
  31. RODOLFO MURGIA

    Salve, per cortesia volevo sapere i valori temperatura e secondi per tazze….
    poi che consigli mi da per stampare su fogli sublimatici POLY120, nella stampante della SawgrassSG500, nella lista dei fogli
    questa marca non c’è… ci sono queste: TRUEPIX CLASSIC – J15120/21 S-RACE – TYPE A – TEXPRINT-R – TYPE B-JETCOL DHS-SUBLICOLOR IMPACT3796
    grazie

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Rodolfo, tempi e temperature per la stampa dei materiali da sublimare sono presenti nella Guida Gratuita di Professione Stampa che ti consiglio di scaricare e leggere attentamente, perché sono gli appunti che ho utilizzato per quasi 20 anni quando lavoravo nell’Azienda di famiglia. Per quanto riguarda la carta, il fatto che non sia presente nemmeno nella lista del driver di stampa doveva farti capire che magari non è quella giusta. Le carte e i prodotti che io consiglio sono quelli presenti a questi link: https://www.3essestore.it/catalogo/sublimazione/597
      https://www.3essestore.it/catalogo/carte-inchiostri-gadget-per-la-sublimazione/554

      Rispondi
      1. RODOLFO MURGIA

        Grazie Ilario, molto gentile seguirò sicuramente i tuoi consigli… per quanto riguarda la carta diciamo che non ho problemi era solo che non la vedevo nella lista della stampante….
        Grazie di nuovo e tanti saluti!!!

        Rispondi
  32. tony

    scusa la domanda forse stupida ma sono alle prime armi. Ho un problema nella stampa delle tazze, pur cambiando la pressione della pressa, sulle tazze mi esce sempre l’alone della serpentina della resistenza ed è brutto da vedere, come posso risolvere questo problema e da cosa dipende? Grazie anticipatamente per l’attenzione che darai a questo mio messaggio

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Le domande non sono mai stupide. Ti consiglio la lettura di quest’articolo che ti darà qualche nozione in più: http://professionestampa.it/termopressa-per-tazze/ se al termine della lettura pensi che il tuo caso richieda il mio supporto puoi contattarmi via mail, all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo blog.
      Colgo l’occasione per invitarti a unirti anche al gruppo Facebook di Professione Stampa dove avrai modo di acquisire tante altre informazioni utili per il tuo lavoro: https://www.facebook.com/groups/1672601186323328

      Rispondi
  33. Elena

    Buongiorno ilario,
    da qualche mese ho iniziato a fare sublimazione, su tazze, borracce, bottiglie con una MUG MACHINE. Inizialmente il fornitore mi ha prestato una sua stampante epson, perchè quella che avevo ordinato una epson SC -F100 non era ancora disponibile. Con la stampante del fornitore, tutte le foto o i disegni che sublimavo venivano nitide e i colori erano abbastanza reali.
    Con la SC F100 invece, tutte le stampe che faccio tendono al verde. il nero è un verdone. Può dipendere dalla temperatura? Dalla carta? o forse non è impostato un profilo colore giusto?

    Rispondi
    1. Ilario Post author

      Buongiorno Elena,
      la Epson F100 è una stampante semplice ma in ogni caso ogni caso è opportuno fornire le attrezzature con la dovuta formazione a corredo, e anche in questo caso ci sono cose da sapere per consentire all’utente di stampare bene. Per questo anche per la F100 ho pensato a un kit che comprende un corso dove guido l’utente fino alla realizzazione della sua prima stampa sublimatica professionale (https://youtu.be/vHsprLCqkfw).
      Se sei interessata a ricevere la formazione opportuna puoi scrivermi una mail all’indirizzo che trovi nella pagina contatti di questo blog, e ti fornirò le indicazioni relative.

      Rispondi

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